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Cronaca

Prato, controlli sugli orti cinesi: sequestrati sementi e baracche

Oltre a illeciti in materia agroalimentare e migratoria accertati dai Forestali, i controlli hanno portato alla luce irregolarità urbanistico -edilizie, sulla prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro

Continuano gli accertamenti, coordinati dal corpo Forestale dello stato, sulle aree agricole adibite ad orti gestite da cittadini cinesi. Oggi è stata sottoposta a verifica un’area estesa per circa due ettari nel comune di Prato.

Alle operazioni hanno preso parte anche Polizia Municipale e personale della ASL. Erano inoltre presenti anche interpreti messi a disposizione dal Comune di Prato e dall’ASL.

Obiettivo del controllo era quello di verificare il rispetto delle complesse normative che regolano i vari aspetti dell’attività orticola a partire dalla regolare importazione delle sementi, oltre che degli aspetti urbanistici, edilizi, ambientali, di sicurezza dei luoghi di lavoro e dell’immigrazione.

In occasione del controllo sono stati trovati due operai di nazionalità cinese, mentre il titolare si è presentato in un momento successivo. Entrambi i lavoratori sono risultati privi di un regolare rapporto di prestazione d’opera, mancando altresì uno di loro di qualsiasi documentazione attestante un regolare soggiorno nel territorio italiano. 

Dal controllo è emerso che le sementi utilizzate, per un totale di circa 170 confezioni prive d’indicazioni in lingua italiana, erano state importate illegalmente nell’Unione Europea e sono state quindi sottoposte a sequestro amministrativo ai sensi della normativa vigente. Per lo stesso motivo alla titolare dell’impresa è stata redatta una multa da 2mila euro.  

L’unità operativa ambientale della polizia municipale di Prato ha sottoposto a sequestro penale preventivo, in quanto precarie ed irregolari dal punto di vista urbanistico/edilizio, varie strutture (roulottes, manufatti ed infrastrutture varie) adibite a deposito attrezzi e, probabilmente, utilizzate anche per il soggiorno delle persone.  

La Direzione Territoriale del Lavoro ha proceduto alla notifica al titolare dell’impresa di provvedimento di sospensione dell’attività. Le citata strutture sono risultate irregolari anche dal punto di vista igienico/sanitario e della sicurezza/salute dei luoghi di lavoro, come accertato nello specifico dall’A.S.L.

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