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Cronaca Porta a Prato

Porta al Prato, ex officine ferroviarie potrebbero essere riqualificate

Una risoluzione impegna la Giunta regionale ad una verifica attenta in fase istruttoria della coerenza e sostenibilità dell'intervento

Via libera alla ratifica dell’intesa preliminare per la variante al Piano regolatore generale del Comune di Firenze, necessaria alla rigenerazione urbana delle Ex Officine Grandi Riparazioni di Porta al Prato.

Il Consiglio regionale, a maggioranza, ha approvato la relativa delibera, accompagnata da una risoluzione.
E’ stato il presidente della commissione Territorio ed ambiente, Gianfranco Venturi (Pd) ad illustrare l’atto, sottolineando che la variante è soggetta alle prescrizioni del Piano di indirizzo territoriale, secondo le quali le aree ferroviarie esistenti, o previste dagli strumenti di pianificazione, che risultino in tutto o in parte non più adeguate all’esercizio ferroviario, sono “suscettibili di altra destinazione purché prioritariamente funzionali alla mobilità pubblica o comunque mediante accordo di pianificazione”.

Venturi ha precisato che la proposta di variante comporta modifiche al Piano regionale della mobilità e della logistica, in particolare sulle previsioni relative ad infrastrutture ferroviarie, autostradali e stradali, sia statali che regionali. In questo quadro, la Regione Toscana ha “preso atto” di quanto indicato nella proposta di variante, in particolare sul rapporto tra la nuova centralità urbana, il Parco delle Cascine ed il tessuto urbano circostante, come pure sulla funzionalità e fattibilità dell’infrastruttura tranviaria (la cosiddetta linea 4), con la sua interconnessione con la linea 1.
 Altri aspetti di rilievo la connessione con la nuova strada Rosselli-Pistoiese ed il viale Fratelli Rosselli, la permeabilità ciclo-pedonale, la riqualificazione del canale Macinante. Sono tutti elementi che l’amministrazione comunale intende disciplinare in fase di piano attuativo e relativa convenzione urbanistica.

Il presidente ha ricordato che, una volta ratificata da tutti gli enti competenti e dopo le osservazioni, l’accordo di pianificazione definitivo ritornerà in Consiglio.
In questa prospettiva, l’assemblea ha anche approvato una risoluzione, illustrata dal primo firmatario Marco Carraresi (Udc), nella quale impegna la Giunta a verificare nella fase istruttoria la “coerenza e sostenibilità della superficie da ricostruire e dell’intervento complessivo, anche rispetto al contesto esterno al perimetro del Piano attuativo”, in particolare per la presenza del nuovo Auditorium della musica e delle aree edificate del Piano urbanistico esecutivo Leopolda e Paisiello, per le opere infrastrutturali e viarie previste.

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