Ponte Vecchio, aggredite due vigilesse: polemica sullo spray al peperoncino
Botta e risposta tra opposizione e amministrazione sulle dotazioni della polizia municipale
Una polemica pepata, anzi al peperoncino. Tutto è nato dall'aggressione subita su Ponte Vecchio da due vigilesse, finite in ospedale, per mano di un venditore abusivo dopo che gli agenti gli avevano chiesto i documenti. "Il nuovo spray al peperoncino di cui è stata dotata la Municipale – spiega la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – ha formato una nuvoletta che è rimasta a poca distanza dalla vigilessa ostacolando lei invece dell’uomo fermato. Forse era difettoso, per questo crediamo sia il caso di controllare accuratamente tutte le dotazioni fornite al corpo di Polizia Municipale". La consigliera ha voluto anche precisare come gli abusivi si siano organizzati contro le task force delle forze dell'ordine, con "civette in bicicletta che sorvegliano i vigili, li seguono e avvisano i venditori dei loro tragitti tramite whatsapp".
Ieri è arrivata anche la risposta dell'amministrazione. "Segnalo alla consigliera Noferi, per sua opportuna conoscenza - ha fatto sapere l'assessore alla Sicurezza Federico Gianassi - che le dotazioni assegnate agli agenti sono quelle previste per legge e che il comando della Polizia municipale ha stabilito in base alle disposizioni di legge. Peraltro, questa Amministrazione ha investito 600mila euro su nuovi mezzi e strumentazioni per favorire il lavoro degli agenti".
La questione spray, utilizzato come mezzo intermedio, porta con sè qualche precisazione. Infatti prima del 2011 alcuni corpi di polizia municipale utilizzavano lo spray balistico, con una gittata fino a 7 metri. Poi sono stati considerati un'arma. Quindi i vigili sono poi passati ad uno spruzzo di minore gittata, circa 3 metri, che si volatizza a cono. Che però può avere, se non utilizzato seguendo tutti i criteri, una sorta di effetto boomerang.
