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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sicurezza, poliziotti in piazza: protesta a Roma

Lattanzi: "Siamo senza contratto di lavoro da oltre 200 giorni e non ci sono risorse adeguate per correggere il riordino interno delle carriere"

La situazione per la polizia non sarebbe cambiata in maniera radicale da quando si è insediato il governo gialloverde a guida Giuseppe Conte. Infatti, secondo il sindacato toscano Silp Cgil, ci sarebbero sì stati numerosi annunci ma le promesse non sarebbero poi state mantenute. Motivo per cui domani anche parte dei poliziotti toscani andranno a Roma per protestare davanti a Montecitorio. 

"Governo del cambiamento? Sulla sicurezza cambia poco o niente – spiega Giacomo Lattanzi, segretario toscano del Silp Cgil -. Molti slogan, molte promesse ma i problemi della sicurezza, anche in Toscana, sono e restano gli stessi rispetto a 14 mesi fa, quando si è insediato l'esecutivo Conte. Siamo senza contratto di lavoro da oltre 200 giorni e non ci sono risorse adeguate per correggere il riordino interno delle carriere. Una doppia penalizzazione per chi veste una divisa, destinato ad avere nei prossimi anni stipendi peggiori rispetto al passato. Per questo anche noi saremo a Roma il 25 luglio, davanti a Montecitorio, per far sentire la nostra voce".
 
"Per quel che riguarda la riforma dei ruoli e delle qualifiche - dice Lattanzi - e in relazione all'atteso decreto correttivo, a disposizione ci sono appena 23 milioni di euro per la Polizia di Stato e 10 milioni per la Polizia Penitenziaria. Cifre irrisorie per migliorare un riordino costato 1 miliardo. La legge delega scade tra l'altro a fine settembre. Dal governo nessun segnale anche sul contratto, scaduto da oltre 200 giorni. Peraltro le risorse ad oggi previste garantiscono, a malapena, il tasso di inflazione programmata".

"Anche sugli organici e sulle assunzioni - conclude Lattanzi - si fa molta propaganda perché ad oggi non è arrivato un poliziotto in più nelle Questure o nelle Specialità rispetto a quanto previsto dal vecchio piano di assegnazioni. Le nuove assunzioni annunciate “sforneranno” agenti solo nel 2020 e comunque si tratta di numeri che non compenseranno, minimamente, i pensionamenti. La nostra mobilitazione non è iniziata oggi e non terminerà certamente il 25 luglio".

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