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Cronaca Centro Storico / Piazza del Mercato Centrale

Mercato di San Lorenzo: presentazione e polemica

Presentato il progetto per Mercato di San Lorenzo, non manca una proposta choc per gli ambulanti

SAN LORENZO – Mentre il sindaco Renzi abbandona il cantiere del Parco della Musica una signora si avvicina e gli confessa: “se mi levi anche solo una bancarella da San Lorenzo ti rivoto”. Renzi le risponde: “allora mi rivoterà di sicuro, non so se domani avremo ancora il vicesindaco ma Nardella staserà dirà ai bancarellai che intendiamo levarli tutti per far passare i bussini”. Levarli, spostarli, senza ritirare nessuna licenza. Mentre Renzi rassicurava la signora, e si guadagnava il voto, il vice sindaco Nardella presentava il progetto definitivo di riorganizzazione dell’area San Lorenzo al primo piano del Mercato Centrale. Platea concretamente molto interessata, tanto da far pensare a qualcuno fosse opportuno tutelare l’incolumità del vice sindaco con la presenza fissa e ben visibile di Carabinieri e Polizia. Nardella parte fissando le coordinate su cui si è mosso il piano: sicurezza del quartiere, banchi del mercato, l’uso del primo piano del Mercato. Ma prima mostra un sondaggio di Firenze Parcheggi, “il 70% degli intervistati è d’accordo sulla riqualificazione dell’area, e sulla diminuzione dei banchini”. Il vice sindaco la prende larga e comincia ad illustrare gli interventi di viabilità, la ripavimentazione delle vie limitrofe, la ristrutturazione del mercato. Poi arriva alla polpa, il disegno della discordia: pedonalizzare piazza del Mercato Centrale cosicché troverebbero luogo gli 80 banchi del canto de’ Merli, che dovrebbero spostarsi per far posto al bussino di collegamento tra piazza Duomo, via Cavour e la stazione Santa Maria Novella. In platea silenzio, non si alza nessuno, nessuno sbraita. Si ascolta. “Abbiamo proposto - afferma deciso il vice sindaco –agli ambulanti di spostarsi e ci è stato detto di no, avevamo proposto una ridistribuzione delle licenze in altre aree tipo largo Annigoni e lungarno Pecori Giraldi e ci è stato detto di no. Terremo tutti i posti di lavoro, eccetto coloro che non sono in regola con gli oneri dovuti, ma con una rivisitazione degli spazi”. Banchini più piccoli, più “belli” sostiene il sindaco, con prodotti made in Italy di qualità riconosciuta. Nessun commento, almeno in sala. Fuori tuttavia è luogo meno istituzionale, qualcuno esce per fumare e si sbottona, o meglio sbotta. “Vogliono metterci tutti qui – si sfoga uno dei tanti ambulanti – con un banchino un metro e mezzo per uno. E io in un banchino così cosa vendo, i lupini”. E poi continua: “abbiamo proposto di ridurci i banchi, tanto da guadagnare i metri a sufficienza per rendere il mercato migliore, liberando oltretutto facciata e la zona attorno alle Cappelle Medicee. Per i banchi in eccesso abbiamo chiesto via Martelli oppure via Cerretani o al limite l'opzione estrema di convertire le licenze ambulanti in licenze taxi, ci hanno risposto picche. Vogliono eliminarci tutti, e visto che si sono accorti la strada del non rinnovo delle licenze è impraticabile, come gli ha ricordato anche la Regione, allora ora tentano la carta del bussino e quella di farci morire in Piazza Mercatale”. Mentre parla, Nardella dentro termina il proprio intervento, parlando di Wi-Fi e sito internet dedicato. Da fuori si sentono gli applausi. “Quando di si presenta in modo serio e nel merito, alla fine tutta la tensione scema” afferma al termine della serata il vice sindaco. “Andremo avanti fermamente sulla strada tracciata e spero che chi ora non è d’accordo si allinei alle nostre posizioni – continua – perché la nostra è una posizione ragionevole e porterà beneficio a tutti anche a coloro che si devono spostare”. “Per ora stiamo calmi e buoni, poi si vedrà” ci dice il commerciante che ascolta gli applausi.

 

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