La protesta dei ciclisti con la pista 'ciclabile umana': "Più sicurezza stradale e meno sosta selvaggia" / FOTO
Iniziativa in più città. A Firenze in viale Giannotti
Oggi in tutta Italia centinaia di attivisti, cittadini, gruppi locali ed associazioni, si sono dati appuntamento per realizzare delle 'ciclabili umane' disponendosi in una lunga fila indiana a ridosso della linea bianca delle corsie ciclabili disegnate sull'asfalto, per proteggere con i propri corpi e le proprie bici chi nel frattempo si trovava a percorrere quel tratto di strada.
A Firenze è stato scelto il viale Giannotti, dove da qualche anno è presente una corsia ciclabile. "La scelta è derivata dal costante abuso di questo spazio per la sosta privata di auto su un percorso molto frequentato dalle bici per la presenza di scuole, servizi, giardini, bar e circoli, negozi di prossimità", spiega Tiziano Carducci, presidente Fiab Firenze Ciclabile, che ha promosso l'iniziativa "per una maggiore sicurezza stradale", andata in scena questa mattina dalle 8.
"Ricordiamo che la corsia ciclabile è parte della carreggiata destinata, mediante segnaletica orizzontale dedicata, al transito di bici laddove una promiscuità con le auto sia necessaria per l’assenza o l’impossibilità di realizzare una pista in sede propria mono o bidirezionale. La presenza della segnaletica è un importante elemento caratterizzante per ricordare la presenza di ciclisti in strada", sottolinea ancora Carducci.
“Velocità, distrazione, sosta abusiva con conseguenti riduzione di visibilità sono tra le maggiori cause di incidentalità. Proprio dalla difesa dello spazio abbiamo deciso di inaugurare una stagione dedicata alla sicurezza sulle strade. Città30 ed educazione sono i pilastri per avere una mobilità più a misura di persona. È necessario ridistribuire lo spazio rimodellando le strade. In questo contesto - conclude il presidente di Fiab -, si è inserita l’iniziativa di questa mattina, in cui abbiamo liberato dalla sosta abusiva non solo la corsia ciclabile ma anche la fermata dell'autobus”.
