Piazza Santa Croce: atto vandalico a piedi della statua di Dante| FOTO

Sembra che la statua del Dante non trovi pace a Firenze. Finito il restauro il maggio scorso, per il 150°esimo anno dell’Unità d’Italia, il monumento è ancora protagonista di atti vandalici. Ieri l’ultimo caso. Un ragazzo di etnia rom è stato sorpreso durante la festa delle forze armate a raschiare con una moneta il basamento del Sommo Poeta. Il giovanotto non era solo ma con la nonna, si presume chiedessero l’elemosina fuori dalla basilica.

Questo è solo l’ultimo atto di una serie di atti vandalici, seppur contenuti, nei confronti della città. Già nelle notti della movida ragazzi si divertivano ad usare il sagrato di Santa Croce come un campo da calcetto. Poi i marmi adoperati a mò di latrine, con l’immagine choccante, testimoniata dalla Nazione, di un giovane che urinava sul basamento. E non finisce qui. Tra le cavità sotto i piedi del bistrattato poeta anche un magazzino dove nascondere la droga.  Il priore, padre Antonio Di Marcantonio, constatando la situazione, due mesi fa parlava di un "problema enorme", chiamando in causa forze dell'ordine, vescovo, sindaco per "uno sforzo collettivo per trovare una soluzione".“

A dar man forte ai devastatori delle beltà italiche talvolta ci pensano anche i turisti. Il caso clou fu un professore proveniente dal Giappone che marchiò il Duomo con un pennarello indelebile, poi nel 2008 anche degli studenti, suoi connazionali, provarono il brivido d’imbrattare i marmi bianchi. Furono tutti rintracciati e nel loro Paese li svergognarono con tanto di special televisivi.
Sebbene cambi la nazionalità l’abitudine malsana è rimasta. Giovedì sotto il capolavoro del Brunelleschi  due turisti coreani si sono promessi amore eterno. Come? Con una maxi scritta indelebile sotto il Cupolone.