Empoli, figlia 32enne salva il padre donandogli un rene a Natale

In 17 anni ha subito due trapianti: il secondo al rene, donatogli dalla figlia che ha ventisei anni meno di lui. E’ la storia a lieto fine della famiglia Petrilli. Gennaro, artigiano di Empoli, oggi 58enne, fu sottoposto nell’ottobre del 1996 a un trapianto di fegato in condizioni di emergenza, dopo un’intossicazione acuta per esposizione professionale a fumi tossici. In quel caso l’organo fu preso da un cadavere di un donatore toscano.

Gennaro da quel momento ha potuto recuperare una vita attiva e in piena salute. Ma proprio le cure degli anni per conservare le funzioni dell’organo trapiantato, la terapia immunosoppressiva, hanno affaticato i reni di Gennaro. Arrivando al manifestarsi di una un’insufficienza renale cronica, culminata con la necessità di dialisi cui unica alternativa è la sostituzione della perduta funzione renale con un nuovo trapianto.
Ad offrirsi di donare un rene a Gennaro è stata per l’attuale compagna, infermiera di dialisi conosciuta durante la malattia, dopo la prematura scomparsa della moglie. Purtroppo, dopo un’attenta valutazione, la donna non è risultata idonea per motivi clinici. Così è stata Sara, la figlia di 32enne di Gennaro, ad offrire uno dei propri reni al padre.

Dopo un attento e tempestivo percorso di valutazione di idoneità guidato dai medici dell’Unità operativa di Nefrologia dei trapianti dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, da poco diretta dalla Prof.ssa Maria Francesca Egidi, il 19 dicembre scorso Gennaro ha ricevuto in dono da sua figlia il più bel regalo natalizio che potesse ricevere: il trapianto del rene, eseguito con successo dall’equipe dell’Unità operativa di Chirurgia generale e dei trapianti dell’Aoup, diretta dal Prof. Ugo Boggi. Ora tutti stanno bene ed è giunto il momento di rendere nota la bella storia familiare.