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La Gioconda potrebbe partire da Parigi per tornare Firenze

Provincia, Comune e Regione pronti a firmare la petizione per riportare il quadro di Leonardo da Vinci per una mostra a Firenze nel 2013. Si mobilità anche la rete servono 100mila firme in sei mesi

gioconda_monna_lisaSi prova a far chiudere il banco della pittura. La Gioconda a Firenze? Quella vera dei cugini d’Oltralpe? Sì. La Monna Lisa che passa dalla Senna all’Arno? L’olio su tela più famoso al mondo continua a far parlare di sé, anche se già negli anni si sono consumati barili d’inchiostro per descriverla. Si proverà a riportarla a “casa”, seppur venduta a suo tempo ai nobili francesi. Centomila firme entro sei, sette mesi, per rimpatriare il capolavoro di Leonardo. Questo l’obbiettivo del Comitato nazionale per la valorizzazione dei Beni storici, culturali e ambientali.
SOSTEGNO-L’assessore provinciale Giorgetti ha già annunciato l’adesione formale alla petizione, e in conferenza stampa si è parlato del sostegno anche della Regione e del Comune. Le firme saranno raccolte anche tra i parlamentari alla Camera dei Deputati e al Senato. La campagna sbarcherà su Internet, Facebook compreso.

STORIA - Non sarebbe la prima volta. Già agli inizi del secolo scorso l’opera fu esposta al museo degli Uffizi. Il 21 agosto 1911 la tela fu sottratta da un imbianchino, tal Vincenzo Peruggia, che dopo averla nascosta sotto il suo letto per due anni, la portò a Firenze per venderla. Ma nel dicembre 1913 venne scoperto da un antiquario e da un celebre soprintendente delle Gallerie fiorentine, Giovanni Poggi. Il dipinto fu ritrovato in un albergo di Firenze; quindi, dopo esser stato esposto per un breve periodo agli Uffizi e poi anche a Roma, venne restituito alla Francia.
Proprio negli ultimi mesi la modella dell’opera è tornata in auge per gli scavi terreni in corso nell’ex convento di Sant’Orsola dove si spera di trovare la sepoltura della nobildonna. Risolvendo grazie al dna l’enigma di quel secolare sorriso. Silvano Vinceti, presidente del Comitato: "l'appello è rivolto principalmente al Governo francese e al Museo del Louvre che si ritiene possano apprezzarlo. La Gioconda ha lasciato tre volte la Francia, potrebbe farlo anche per questo anniversario che ha un'alta valenza simbolica e culturale".

SICUREZZA - Nel caso si raggiungesse il numero di firme necessarie e venisse accordata la translazione temporanea del dipinto la domanda è dove allestire la mostra con adeguati sistemi di sicurezza.
"Ci piacerebbe che nel 2013 la Gioconda fosse esposta agli Uffizi - ha detto Vinceti - ma se ci sono perplessità sui sistemi di sicurezza della Galleria, come Comitato ci permettiamo di suggerire anche Palazzo Medici o Palazzo Vecchio dove gli standard di sicurezza sono altissimi".
Si potrebbe anche pensare di “addobbare” ad hoc proprio quell’ex convento di Sant’Orsola dove la Provincia investirà 30milioni di euro per la riqualificazione dell’immobile.

"Stiamo riorganizzando il progetto iniziale anche alla luce dell'interesse globale che sta suscitando la ricerca della tomba di Monna Lisa e considerato che a Firenze un reale spazio museale dedicato a Leonardo non c'é - ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Giorgetti - Così, oltre al museo di Pinocchio, al piano terreno l'edificio ospiterà un museo dedicato a Leonardo e alla Gioconda, in sinergia con il museo Leonardiano a Vinci". Sperando che la partita della cultura dei dipinti con i cugini francesi non cada nel solito derby ma piuttosto in un’amichevole.
 

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