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Cronaca

Renzi sui permessi all'auto di Agnese: “Fake news e malafede”

La replica del segretario del Pd a Fdi, che accusa la moglie di Renzi di "poter parcheggiare gratis ovunque". Il leader dem annuncia querele

"Guardate questa foto. E domandatevi fino a che punto può arrivare la malafede”. Inizia così il post pubblicato su Facebook questa mattina da Matteo Renzi, in risposta alle accuse arrivate ieri dai consiglieri di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli e Francesco Torselli. I due esponenti di Fdi ieri hanno pubblicato un video in accusano la moglie di Renzi, Agnese Landini, “di parcheggiare gratis ovunque e girare nelle corsie riservate” con permessi che per i due consiglieri, che tirano in ballo direttamente il sindaco Dario Nardella, sarebbero illegittimi.

“Alcuni politici del centrodestra, anziché fare il lavoro per il quale sono pagati, hanno pedinato per giorni mia moglie. E poi hanno scattato la foto di Agnese che, tornando da scuola, sta entrando nel Lungarno Diaz, accanto agli Uffizi. Alcuni giornali e molti siti oggi ci sono saltati sopra. E scrivono: Vedete, la Casta? La moglie di Renzi passa dalle corsie preferenziali. Chiunque conosca Firenze sa che - durante i lavori di questi mesi - quella strada è l’unico passaggio per poter tornare a casa, in via Guicciardini. Un passaggio obbligato. Chi è residente o comunque ha il parcheggio in centro deve attraversare quella come unica strada per arrivare in Oltrarno”, scrive Renzi, pubblicando la stessa foto diffusa da Donzelli e Torselli con la scritta 'Fake News'.

“Perché tanta malafede, perché tanto odio? Gli stessi scrivono che la famiglia Renzi parcheggi gratis a Firenze. Per stare a Firenze noi abbiamo affittato (come molti che stanno in centro) un posto auto in un garage. Pagando come tutti”, prosegue Renzi, annunciando piuttosto esplicitamente che presenterà querele: “I giornali e i siti che hanno scritto il contrario potranno devolvere il risarcimento danni all’Ospedale Pediatrico di Firenze, il Meyer”.

“Sono abituato al fango che mi gettano addosso, ma perché mettere nel mezzo ancora la mia famiglia? Forse perché sui contenuti non riescono a tirare fuori un’idea? Quando vorranno parlare di cosa fare dell’Italia, ci troveranno pronti. Noi facciamo politica per rendere più forte l’Italia, non per pedinare gli avversari politici con la macchina fotografica”, la conclusione del segretario del Pd.

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