rotate-mobile
Cronaca

Peretola: i tecnici di One Works bocciano la pista parallela

La società incaricata dalla Regione frena la soluzione parallela. Quattro gli ostacoli: Scuola Marescialli, Palagiustizia, Novotel e il futuro inceneritore di Case Passerini

L’aeroporto di Peretola assomiglia ad un passo a due di danza fatto male. O meglio, la coreografia fila dritta fino ad un certo punto, poi uno dei due ballerini si sbaglia, la musica si interrompe, e ricominciano tutto da capo. Una, due, tre, infinite volte. Gli spettatori non riescono mai a vedere l’istante finale, l’ultimo passo. Al Vespucci si chiama disposizione geografica della nuova pista aeroportuale, quella in pratica che dovrebbe sostituire e soppiantare l’attuale. Più semplicemente, l’orientamento della pista. Tre opzioni in campo: allungamento di quella presente, pista parallela all’autostrada, obliqua. Contro la parallela, spinta dal Comune di Firenze, si è schierato un fronte del no non da poco: Provincia di Firenze, tutti comuni della Piana, Provincia e Comune di Prato. Mesi di polemiche, accuse, tavoli aperti, discussioni, diplomazie al lavoro. Poi, nelle ultime settimane, ha cominciato a prendere piede l’idea della pista obliqua. Una lingua di asfalto che muoverebbe da viale XI Agosto per proseguire obliquamente verso l’autostrada, in direzione ovest, nord-ovest, per concludersi a pochi metri dal disegno tracciato per il progetto della parallela. Una soluzione gradita al presidente della Provincia Andrea Barducci, che non ne fa mistero: “A patto che non vada ad impattare sul tessuto urbano dell’area, il vero principio regolatore della vicenda”, come ha sostenuto anche sabato scorso durante l’iniziativa di Palazzo Vecchio 20/Vènti. Un’idea pare apprezzata anche dal presidente della Regione Enrico Rossi, che sull’argomento è sempre stato cauto, prende tempo e concede spazio alle parti, anche se è sempre più stringente dal mondo economico la richiesta di chiudere la partita. Ed anche dai Comuni di Sesto Fiorentino e Prato. Meno da quello di Campi Bisenzio. Ne discuteranno, questo è certo, sapendo perfettamente l’uno il pensiero dell’altro. Giochi di pesi e contrappesi.

In questo quadro complicato non si smuove la posizione di Firenze. Ieri il sindaco Matteo Renzi l’ha ribadita per l’ennesima volta: “Se prendiamo una cartina su Google, qualunque cittadino, senza l’aiuto degli esperti aerospaziali della Nasa, e senza fare valutazioni politiche, ma solo di natura tecnica, vedrà nella pista parallela l'unica scelta possibile. Non a caso su questo gli esperti dell’Enac hanno già dato il loro parere, ora ed in passato. Non c’è ostilità di natura tecnica alla parallela, ma solo politica. Posizioni di sindaci che rispetto molto ma che non condivido”. Tecnica o politica, per Renzi gli assi della questione passano da qui: “Le cose sono due: o si fanno le cose tecniche o si fanno accordi politici. Se si fanno le cose tecniche non c’è che il parere dell’Enac; se si fanno gli accordi politici verificheremo quali sono le carte”. Sì ma con in testa solo la parallela. Per Palazzo Vecchio infatti altre soluzioni allo stato attuale non sarebbero plausibili. Men che meno l’obliqua, per tre motivi: la difficoltà di realizzazione; il massiccio impegno economico; i possibili rischi di traiettoria, nell’ordine il camino del nuovo termovalorizzatore di Case Passerini, l’ospedale di Careggi o il polo universitario. “Oggi –conclude Renzi – abbiamo una pista che è messa nel modo più sbagliato possibile, se non c'è la forza di metterla parallela si dica. Ma si vuole fare una valutazione tecnica la parallela è l’unica soluzione; non lo dico io, lo dice la realtà dei fatti perché da una parte abbiamo dei campi e dall'altra delle infrastrutture già realizzate o in via di realizzazione”.

Unica soluzione tecnica per Firenze la parallela, niente di nuovo. Tecnico per tecnico si arriva però anche ai pareri che negano la posizione assunta dalla Giunta Renzi. E non è un parere da poco. Non sono infatti per nulla in sintonia con Renzi gli studi ed i risultati dei tecnici di One Works, l’agenzia a cui la Regione Toscana ha commissionato lo studio del Master plan per il sistema aereoportuale regionale.  Secondo l’analisi degli specialisti assunti da Enrico Rossi, sul percorso della parallela ci sarebbero 4 ostacoli insormontabili: il futuro inceneritore di Case Passerini, la Scuola Marescialli, il Palagiustizia, ed infine il Novotel. Queste le carte, pesanti come macigni, posate sulla scrivania del Governatore. Convinzioni tecniche mutate nel tempo. Gli stessi esperti, infatti, qualche anno fa, assieme ad altri autorevoli esponenti del settore, avevano indicato, nel piano nazionale degli aeroporti, nella soluzione parallela l’unica via per far rimanere Peretola ancora uno scalo strategico. Adesso lo skyline infrastrutturale è cambiato, così anche il quadro. Così anche la parallela comincia a vacillare, discorsi della politica a parte. Sembrerebbe un punto e a capo. Secondo questi studi, di margini tecnici, gli stessi su cui punta il sindaco Renzi, per portare avanti l’idea del Comune di Firenze, non ce ne sarebbero. Addio parallela? Si vedrà. Intanto tra pareri di rischio differenti, quelli di Palazzo Vecchio e quelli di One Works, l’Enac ha convocato a Roma Regione ed Adf. Pareri tecnici?
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Peretola: i tecnici di One Works bocciano la pista parallela

FirenzeToday è in caricamento