Pegaso d'oro per don Bernando Gianni: “La fiaccolata per la pace sarebbe da ripetere” FOTO / VIDEO
Durante il conferimento a Palazzo Sacrati, l'abate di San Miniato a Monte ha lanciato l'idea di una nuova manifestazione
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“Ringrazio chi ha pensato di destinarmi questo riconoscimento ma non me lo aspettavo proprio”. Le prime parole di don Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, non nascondono la sua sorpresa nel ricevere il Pegaso d'Oro, la medaglia d'oro regionale conferita a chi si è distinto nella sua attività nel territorio.
Perché all'abate
Le motivazioni del riconoscimento sono da ricercarsi nelle parole del presidente Eugenio Giani. “L'abate è il simbolo della spiritualità che si immedesima con Firenze – sottolinea Giani - Ha guidato in modo magistrale San Miniato al Monte, simbolo di civiltà per aver fatto incontrare fede e popoli in una marcia, una fiaccolata con più di 20mila persone. Un simbolo di una Toscana e una Firenze che chiedono pace, di guardare oltre al provincialismo”.
Una fiaccolata da ripetere
Sulla fiaccolata di ottobre, in cui l'abate ha avuto un ruolo centrale e che ha concorso nel fargli avere il prezioso riconoscimento, torna lo stesso Gianni. “Dedico questo riconoscimento alla testimonianza di pace che in realtà tutta Firenze ha dato soprattutto a fine ottobre – afferma l'abate - in quella fiaccolata in cui abbiamo fatto di San Miniato un riverbero duraturo di pace nel mondo intero e in Medio Oriente in particolare”.
Una manifestazione che il religioso, visti i tempi che corrono e la non fine dei bombardamenti in Palestina, vorrebbe ripetere. “Non sarebbe male ripetere la fiaccolata – ammette - ridare un segno importante, dimostrare che il nostro desiderio di pace non si è arreso al male”.