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Cronaca

A piedi 'investe' ciclista, condannata: dovrà pagare 8mila euro

La Cassazione ha confermato la sentenza d'appello: colpevole di aver invaso una pista ciclabile a piedi, facendo da "ostacolo", ha provocato la caduta di un'altra signora in bici. Ora dovrà pagare 8mila euro di sanzione

Si fa presto a dire piste biciclette nelle corsie preferenziali dedicate agli autobus, ai taxi e ai mezzi di emergenza, così come è stato approvato in via sperimentale dal Comune di Firenze per cinque busvie. Ma i pedoni? La domanda non è ‘sparata’ a caso. Sì perché mentre si parla di sicurezza per i ciclisti e di velocità commerciale dei mezzi di trasporto, arriva una sentenza ‘a fagiolo’, come si suole dire. E non riguarda i bus, ma il rapporto tra chi va in bici e chi a piedi. La Cassazione, infatti, come riporta l’ANSA, ha confermato la condanna ad una signora fiorentina che, senza guardare, il 7 giugno del 2005, era scesa da un marciapiede entrando in una pista ciclabile creando così "ostacolo" alla circolazione tanto che una ciclista, per schivarla, era stata costretta ad una brutta caduta nella quale si era fatta male a un occhio.

Dopo la caduta e il trauma, è scattata la denuncia per "condotta colposa consistita nella violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale". Denuncia da cui Cristina M. (53 anni) era stata inizialmente assolta "per non aver commesso il fatto" dal giudice di pace di Firenze il 16 settembre del 2010. In seguito, su appello di Maria C. - la ciclista finita a terra - il Tribunale di Firenze il 13 luglio 2012 aveva condannato Cristina M. al risarcimento dei danni provocati alla vittima con una provvisionale immediatamente esecutiva pari a ottomila euro. Sentenza confermata dalla Cassazione che quest’oggi ha depositato le motivazioni che hanno spinto, lo scorso 5 giugno, a dar torto al contro appello di Cristina M., confermando la sanzione da 8mila euro.

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