rotate-mobile
Cronaca

Pecorino Toscano Dop: in un anno vendute 1 milione e 100mila forme

Fatturato al consumo di 50 milioni di euro, crescono le esportazioni. Il Consorzio: "Serve più latte ovino, lavoriamo per crescere negli Usa"

Oltre 17,5 milioni di latte lavorato per il Pecorino Toscano DOP, 1 milione e 361mila forme prodotte e 1 milione e 100mila forme vendute, tra tenero e stagionato. Sono i numeri del 2015 del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP. Il fatturato al consumo è stato di circa 50 milioni di euro, di cui oltre 10 milioni all’estero. I risultati del 2015 sono stati presentati oggi da Carlo Santarelli e Andrea Righini, presidente e direttore del Consorzio.

Nel 2015, i 15 caseifici del Consorzio hanno lavorato oltre 30 milioni e 322mila litri di latte, in arrivo da 870 allevatori, di cui 245 direttamente associati al Consorzio. Oltre 17 milioni e 543 mila litri di latte sono stati destinati a Pecorino Toscano DOP e trasformati in oltre 1 milione e 361 mila forme, con un incremento del 2,52% rispetto al 2014. Di queste, sono state vendute 608mila325 forme di Pecorino Toscano DOP tenero e 494mila381 forme di quello stagionato, con un aumento complessivo del 7,13% rispetto al 2014.

Le esportazioni, che confermano un trend positivo, sono cresciute del 17,17%, per un valore di oltre 10 milioni di euro: mercati principali USA (39%) e Europa (50,7%). In ascesa il mercato australiano, dove arrivano le prime esportazioni e la registrazione del marchio, a tutela di frodi e falsificazioni. Tra i Paesi del Vecchio Continente che amano di più il Pecorino Toscano DOP, svetta il Regno Unito (12,9%), seguito da Belgio (6,7%), Polonia (5,5%) e Germania (4,2%).
 
“I numeri del 2015 confermano una situazione positiva sia per produzione e vendite. Negli ultimi mesi dell’anno abbiamo registrato un lieve incremento nella produzione di latte e questo fa ben sperare anche per il 2016", commenta Santarelli. "Nel 2016 lavoreremo per rafforzare la nostra presenza in Usa e Canada, continuando il nostro lavoro per la promozione del Pecorino anche facendo leva sul forte legame con la terra di origine e produzione, valore aggiunto e di unicità", aggiunge Righini. 
 
Nel 2015, ad ogni modo, la produzione non è riuscita a soddisfare l’intera richiesta del mercato nazionale ed estero a causa della mancanza di latte ovino. Per rispondere a questa problematica il Consorzio presenterà un progetto alla Regione, per trasferire agli allevatori le conoscenze acquisite dalle ricerche promosse insieme alla Scuola Superiore di Studi Sant’Anna di Pisa e all’Università di Pisa. Il trasferimento tecnologico permetterà di migliorare la gestione del gregge, aumentando la qualità e la quantità del prodotto. Il Consorzio è impegnato anche in programmi contro le frodi e le falsificazioni.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pecorino Toscano Dop: in un anno vendute 1 milione e 100mila forme

FirenzeToday è in caricamento