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Cronaca

Patrimonio culturale: in Toscana nel 2020 recuperati beni per un milione e mezzo. Diminuiscono i reati

Il bilancio presentato dal nucleo tpc dei Carabinieri

L’analisi dei dati statistici riguardante i fenomeni criminali in danno del patrimonio culturale, ha confermato nel 2020 la costante diminuzione di tali reati in Toscana registrata negli ultimi anni. Lo scorso anno, a fronte di 37 eventi commessi nel 2019, ne sono stati registrati 29 (-21,6%), in linea con il dato nazionale che evidenzia il trend decrescente del numero dei furti di beni culturali (345 nel 2019 e 287 nel 2020).

I dati

E' quanto registrano i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Firenze che hanno presentato l’attività operativa relativa all’anno 2020, sottolineando di aver recuperato beni d’arte di provenienza illecita per un valore di un milione e cinquecentomila euro. I luoghi maggiormente colpiti dal fenomeno si confermano gli edifici religiosi (16 nel 2020), ricchi di beni ed oggetti artistici, spesso facilmente commerciabili, dislocati soventemente in zone periferiche o rurali. 

Denunciate 30 persone, di cui 5 per reati in danno del paesaggio; effettuate 6 verifiche sulla sicurezza di musei, biblioteche e archivi; controllati 1.316 beni nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, 99 esercizi antiquariali e commerciali, 22 mercati e fiere del settore. Recuperati 381 beni antiquariali, archivistici e librari e 91 reperti archeologici; sequestrate 8 opere contemporanee contraffatte per 400.000 euro. Nel corso delle attività sono stati inoltre controllati 33 siti tutelati da vincoli paesaggistici e monumentali e 16 aree archeologiche. 

Il terremoto nel Mugello

A gennaio, a seguito del terremoto nel Mugello del 9 dicembre 2019, il nucleo completava la messa in sicurezza di 149 opere prelevate dalla chiesa di San Lorenzo e trasferite presso la Pieve di San Pietro del Comune di Scarperia e San Piero (FI), mentre altri 7 beni d’arte, prelevati dall’oratorio SS. Sebastiano e Rocco di Barberino di Mugello (FI) venivano trasferiti a Firenze presso un deposito temporaneo individuato dall’Arcidiocesi di Firenze. Dall’area del sisma venivano complessivamente messi in sicurezza 259 beni d’arte: 37 opere pittoriche, 12 sculture, 164 beni ecclesiastici e 51 documenti archivistici. 

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