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Cronaca

Patrimonio artistico: nel 2018 recuperate opere per 1,3 milioni di euro / FOTO

Il rapporto presentato dal maggiore Lanfranco Disibio, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze

Nel 2018 il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Firenze ha recuperato in Toscana beni d'arte di provenienza illecita per un valore di un milione e trecentomila euro.

Lo scorso anno i reati in danno del patrimonio culturale, si legge nel rapporto dei carabinieri, presentato questa mattina dal Maggiore Lanfranco Disibio, Comandante del TPC di Firenze, in Toscana sono diminuiti nettamente:a fronte di 65 reati nel 2017, lo scorso anno ne sono stati registrati 48 (-26%), in controtendenza rispetto al dato nazionale, che ha evidenziato un aumento – seppur lieve – del numero dei furti di beni culturali (419 nel 2017 e 474 nel 2018).

“La Toscana rimane comunque un obiettivo particolarmente sensibile per la strategica posizione geografica e la capillare presenza di beni artistici diffusi sul territorio prevalentemente custoditi in edifici religiosi ricchi di oggetti facilmente commerciabili, spesso dislocati in zone periferiche o rurali”, spiega Disibio.

Oltre al recupero delle opere d'arte, per un valore come detto di circa 1,3 milioni di euro, sono state sequestrate in Toscana opere d’arte contemporanee contraffatte che, qualora immesse sul mercato come autentiche, avrebbero potuto fruttare indebiti guadagni, stimati in 360mila euro.

Tra i più significativi recuperi compiuti nel 2018, a Firenze un piatto in ceramica raffigurante “Putti reggenti”, rubato dal Museo Mozzi-Bardini di Firenze il 1° dicembre 1976, individuato nell’ambito del monitoraggio di siti web nella disponibilità di un antiquario inglese il quale, informato della provenienza illecita dell’oggetto, ha provveduto a rimpatriarlo e un dipinto olio su tavola del 1516 raffigurante “Ritratto di nobildonna”, attribuito a Lorenzo Lotto. Il quadro è stato individuato presso una casa d’aste di Roma, dove era stata posto in vendita.

Poi, un tabernacolo del XVII secolo rubato il 30 agosto 1994 dalla Chiesa di San Michele Arcangelo di Reggello; una scultura in marmo del XVI secolo di Andrea Contucci, detto il Sansovino, raffigurante “Figura femminile”, facente parte del monumento funebre di Ludovido Eufreducci, rubata il 30 luglio 2008 a Fermo (Ascoli Piceno) dalla Chiesa di San Francesco; un violino del XVIII secolo attribuito a Lorenzo Storioni, considerato uno dei maestri della liuteria cremonese, del valore stimato in 350.000 euro, rubato a Firenze ad un musicista milanese nel dicembre del 2017 mentre si trovava, per un ricovero, presso l’Ospedale Careggi; due mappe catastali del Comune di Pisa del 1900; un dipinto tempera su tavola del XV secolo attribuito al Maestro Paroto, raffigurante “Frammento di calvario”, rubato il 4 ottobre 1992 ad un privato fiorentino; sequestrati due pannelli ad olio su tela raffiguranti “Pavoni contrapposti” attribuiti a Galileo Chini, contraffatti e trovati a Barga; 46 reperti archeologici di varie epoche e produzioni, risultati di provenienza illecita detenuti da una 62enne residente nella provincia di Firenze, possessore in buona fede in quanto alla stessa pervenuti per lascito testamentale; un’opera pittorica raffigurante “Mezzobusto di nobiluomo, con iscrizione Camillo Orsini primo guardiano della Compagnia delle Stimate”, sottratto verso la fine degli anni '80 dalla soffitta del Palazzo Arcivescovile della Curia di Firenze.

FOTO - Recuperate opere d'arte per 1,3 milioni di euro

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