Il "Paliotto fiorito" torna nel museo di Santa Maria Novella

Torna nel museo di Santa Maria Novella il "Paliotto fiorito", un preziosissimo tessile in seta e carta dipinta a mano realizzato nella prima metà del XVII secolo per l’altare maggiore della basilica domenicana, dove veniva esposto in occasione di particolari festività liturgiche. L’iniziativa è stata curata dal servizio musei comunali, in collaborazione con il servizio belle arti e fabbrica di Palazzo Vecchio e in accordo con il Fondo edifici di culto e l’Opera per Santa Maria Novella. Il Paliotto sarà visibile da lunedì 11 gennaio, quando verrà presentato con una conferenza che si terrà alle 16.30 al Visitor Center al primo piano dell’Ufficio del Turismo, Piazza Stazione 4 (ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili).

Nonostante la straordinaria importanza storica e la sua pregevolezza, l’opera è pressoché sconosciuta al pubblico e agli specialisti: è rimasta infatti a lungo conservata nei depositi della Basilica giungendo ai giorni nostri in pessime condizioni conservative. Dopo un lungo e delicato intervento di restauro condotto dal settore tessili dell'Opificio delle pietre dure dal 2005 al 2012, il prezioso manufatto viene adesso restituito all’ammirazione del pubblico e degli specialisti, trovando la sua collocazione in una teca climatizzata posta nel refettorio, nel percorso di visita del museo di Santa Maria Novella.

L'inaugurazione dell'esposizione si accompagnerà ad una conferenza tenuta da due specialisti della materia che presenteranno i risultati del restauro e delle ricerche storiche artistiche sull’opera, con un proposta di attribuzione alla pittrice-miniatrice Giovanna Garzoni, attiva per la corte granducale negli anni Quaranta del Seicento. Alla conferenza parteciperanno Gabriella Farsi (direttrice settore cultura e sport del Comune); padre Giovanni Daniele Cara (presidente Opera Santa Maria Novella), Marco Ciatti (direttore Opificio pietre dure), e Silvia Colucci, curatrice del Museo di Santa Maria Novella. Interverranno Roberto Lunardi, direttore del museo della paglia e dell’intreccio ed Elisa Zonta, collaboratrice dell’Opificio e restauratrice dell’opera. Seguirà la visita al refettorio e la presentazione dell’opera.