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Cronaca

Le spoglie del premio Nobel Montale non finiranno in un ossario comune

Lo ha precisato l'amministrazione comunale in un nota

Le spoglie di Eugenio Montale, morto il 12 settembre del 1981, non finiranno in un ossario comune. A sollevare il caso sui resti del premio Nobel per la letteratura è stato il quotidiano "Nove da Firenze" a cui ieri è seguita una dichiarazione della presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. "Il premio Nobel per la letteratura Eugenio Montale, morto il 12 settembre 1981, è sepolto a San Felice a Ema vicino a Firenze in un loculo insieme alla moglie Drusilla. Ma secondo una notizia apparsa stamani sul giornale on line Nove da Firenze il nome del poeta degli Ossi di Seppia compare nella lista delle concessioni scadute, e siccome il Comune sta mettendo ordine nel settore, c'è il rischio concreto che i resti possano finire nell'ossario comune. Sarebbe un insulto alla sua memoria e a quello che Montale rappresenta per la cultura mondiale, proprio nei giorni in cui sono stati assegnati i Nobel 2019 per la Letteratura. Chiedo dunque al ministro Franceschini di attivarsi subito per scongiurare questo scempio".  

A chiarire il futuro della vicenda ci ha pensato l’assessore a welfare Andrea Vannucci, con delega anche ai cimiteri comunali, cancellando così l'ipotesi che possano finire in un ossario comune. “Le spoglie di Eugenio Montale resteranno nel cimitero di San Felice a Ema. È tra i massimi poeti italiani del Novecento e siamo onorati che il Premio Nobel per la letteratura nel 1975 riposi nella nostra città”.  “Siamo impegnati in un’importante operazione di controllo delle scadenze delle vecchie concessioni cimiteriali - afferma l’assessore Vannucci -, che riguarda tutti i campisanti di proprietà del Comune. Al cimitero di San Felice a Ema siamo arrivati a controllare le concessioni delle persone morte nel 1978, quindi diversi anni prima dalla morte di Montale, avvenuta il 12 settembre 1981”.

“Quando arriveremo a quella data - spiega Vannucci - contatteremo Bianca Montale, nipote ed erede universale del poeta. In ogni caso ci saremmo adoperati con il sindaco Nardella e la giunta per trovare una soluzione per questa sepoltura importante proprio come avviene per gli altri personaggi  illustri che risposano a San Miniato al Monte”. 

L’assessore comunale ci tiene a rassicurare i fiorentini: “Firenze custodisce le spoglie di personaggi importanti della nostra storia e della nostra cultura e ne siamo orgogliosi. Ci impegneremo perché le spoglie di Montale continuino ad essere custodite nel loculo che custodisce anche le spoglie della moglie”. 
 

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