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Cronaca

Osmannoro: scoperto chiosco che serve cavallucci marini / FOTO

Nei guai un cittadino cinese: per lui oltre 5.000 euro di multe e una denuncia

Maximulta per il titolare di un chiosco dell'Osmannoro dove sabato sera la polizia municipale ha trovato anche esemplari di una specie protetta (nello specifico cavalucci marini). A dare spiegazioni agli agenti è stato un cittadino cinese che, con la moglie, gestisce un chiosco per la somministrazione di cibo. L’uomo, residente a Prato, aveva una licenza per l’attività itinerante ma è stato pizzicato dagli agenti del reparto amministrativo della polizia municipale in via di Vittorio dove aveva allestito un vero e proprio ristorante sulla strada.

“Continua il nostro impegno sul tema del rispetto delle regole e del contrasto all’abusivismo, lotta che continueremo in ogni ambito - sottolinea l’assessore alla sicurezza urbana e Polizia Municipale Federico Gianassi -. Nello specifico di questo ultimo blitz, l’intervento oltre alla repressione dell’abusivismo ha consentito di scoprire anche una situazione molto precaria dal punto di vista igienico-sanitario. Tutto questo a tutela della salute dei cittadini”.

I controlli sono scattati sabato intorno alle 22.30: nel mirino degli agenti la tensostruttura coperta che ospitava numerosi tavoli e sedie che l’uomo aveva allestito all’esterno del chiosco senza nessun tipo di autorizzazione. Ma questo si è rivelato il minore dei problemi. Gli agenti hanno trovato un braciere per cucinare i cibi e un bancone con piani di appoggio per alimenti esposti senza alcuna protezione dagli agenti esterni. Inoltre hanno appurato che le pietanze venivano manipolate dal proprietario direttamente sul marciapiede. Il cibo, tra cui teste e zampe di oca e pezzi di carne già cotti, era grossolanamente posto in recipienti di plastica, pronto per essere somministrato e senza le necessarie indicazioni degli ingredienti, della provenienza e degli allergeni. Il cibo confezionato era inoltre chiuso in involucri con caratteri cinesi e mancavano sia la traduzione sia l’indicazione di provenienza.

Gli agenti hanno quindi sequestrato al venditore le strutture usate per la vendita e un’ingente quantità di oggetti tra cui 16 tavolini e 30 sgabelli oltre al cibo in esposizione. Due le sanzioni: una da 169 euro per l’occupazione abusiva del suolo pubblico e una da 5.000 euro per esercizio dell’attività di somministrazione su area pubblica in violazione delle norme sulla legge per il commercio. Inoltre, viste le condizioni igieniche molto precarie, è stato richiesto l’intervento della ASL. Gli operatori dell’Azienda sanitaria hanno riscontrato che la carne era scaduta e non tracciata e che le etichette erano senza traduzione italiana. Inoltre hanno trovato un contenitore colmo di cavallucci marini (specie protetta e per questo il venditore sarà denunciato) e contestato le irregolarità riscontrate interessando i veterinari. 

Sequestrato chiosco all'Osmannoro

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