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Cronaca

Oro rosso, a Firenze furti di rame in calo

Il maggio scorso si è svolto l'Action Day, un'operazione per contrastare il fenomeno in 16 paesi europei. Solo in Italia: migliaia di persone e aziende controllate, recuperati metalli per un valore di quasi sei milioni di euro

Calo dei furti di metalli nei primi mesi del 2015. I dati forniti dalle forze di polizia confermano una positiva flessione in provincia di Firenze di un fenomeno, quello della sottrazione di rame, che è presente soprattutto in ambito ferroviario, tanto che il compartimento della Polizia Ferroviaria toscana ha istituito nel marzo 2014 una specifica sezione “Squadra Rame”, con compiti di coordinamento. Da gennaio ad aprile 2015, la Polfer ha ricevuto da Rete Ferroviaria Italiana 25 denunce di reato, operato 5 arresti, recuperato 744 kg di rame ed emesso 5 sanzioni amministrative. Nel 2014 le denunce sono state 119, i soggetti arrestati/denunciati 36, le sanzioni amministrative 14  e sono stati ritrovati 2060 kg di rame. Una flessione che viene avvalorata anche dal numero generale dei furti commessi: nel 2013 sono stati complessivamente 481, passati a 265 nel 2014, con una diminuzione del 44,91%. 

“Merito – si legge in una nota - delle attività capillare e sinergica svolta dalle forze di polizia, con l’attivazione nelle aree interessate dai furti di protocolli operativi che hanno comportato una serie di buone prassi per individuare i responsabili, come la verifica delle immagini riprese da telecamere pubbliche e private che ha permesso di identificare persone e auto sospette, i controlli dei ripetitori telefonici e dei GPS e il ricorso a operatori specializzati per il riconoscimento dei materiali rubati”.

ACTION DAY - Duecento sono state invece le persone controllate da polizia e carabinieri, sempre in provincia di Firenze, nell’ambito dell’Action Day, un’iniziativa dedicata al contrasto dei furti di metalli, che si è svolta il 27 maggio contemporaneamente in 16 stati membri dell’Unione. A questa operazione sovranazionale, che si è tenuta sotto il coordinamento italiano, hanno partecipato, oltre il nostro Paese, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Regno Unito. Durante la giornata sono state effettuate verifiche incrociate in tempo reale con le banche dati di Europol e le forze dell’ordine hanno operato controlli presso i centri di stoccaggio e smaltimento dei metalli, nei cantieri, lungo le strade di frontiera e i binari ferroviari. I dati emersi saranno analizzati da Europol per individuare il generale modus operandi delle persone e delle bande coinvolte in questo commercio illegale. L’intelligence ha dimostrato che siamo di fronte a una criminalità transfrontaliera e che il metallo rubato viene trasportato spesso attraverso diversi confini e venduto come rottame, lontano dalle scene del furto. La sottrazione di metalli viene commessa su larga scala e colpisce le reti di trasporto, di comunicazione e di alimentazione energetica, causando gravi danni che superano spesso il valore del metallo rubato e che comportano alti costi di sostituzione e riparazione. All’Action Day, hanno preso parte complessivamente, su tutto il territorio nazionale, 11.883 operatori di polizia, suddivisi in 4.750 pattuglie. Sono state controllate 31.483 persone (34 arrestate e 312 denunciate a piede libero per 45 casi di furto e 830 altri crimini o violazioni amministrative) e 2.664 aziende operanti nel settore del riciclo dei metalli. Sono stati sequestrati 45 mezzi di trasporto, 1 milione e 229.511 kg di rame per un valore di circa 5.787.308 euro e 44.701 kg di altri metalli (ferro/acciaio, alluminio, piombo) per un valore di 6.394 euro. Numerosi arresti e sequestri anche negli altri paesi europei.

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