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Cronaca Impruneta

Ordinanza antiprostituzione nel Chianti. Multato solo chi chiede la prestazione sessuale

Vietato contrattare e concordare prestazioni sessuali in luoghi pubblici e aperti al pubblico. Il Chianti diventa off limits per la prostituzione su strada

Vietato contrattare e concordare prestazioni sessuali in luoghi pubblici e aperti al pubblico. Il Chianti diventa off limits per la prostituzione su strada. Un'ordinanza congiunta e un articolato programma di interventi concreti che prevedono controlli serrati e interventi di bonifiche delle aree interessate.

I Comuni di San Casciano, Greve e Impruneta mettono al muro il fenomeno della prostituzione concertando con le forze dell'ordine, i comandanti di compagnia Stefano Caneschi di Scandicci e Luca Mercadante di Figline Valdarno e in collaborazione con i tre comandi della Polizia municipale e del gestore del servizio di raccolta dei rifiuti Quadrifoglio un piano di azioni deciso a contrastare il degrado legato all'attività di prostituzione, allo sfruttamento delle ragazze minorenni, a ostacolare interessi criminali e prevenire atti e comportamenti lleciti.

I sindaci Massimiliano Pescini, Paolo Sottani e Alessio Calamandrei hanno emesso un'ordinanza congiunta per la prevenzione e il contrasto di un fenomeno che si è sviluppato in particolar modo sulle diramazioni della Provinciale per Impruneta e Mercatale e la Strada Provinciale Traversa del Ferrone. Queste le aree interessate da situazioni di degrado e sporcizia causate dalla prostituzione su strada e sulla quale il gestore Quadrifoglio è intervenuto e sta intervenendo per la rimozione di oggetti e strumenti che occorrono all'attività di meretricio quali materassi, cuscini, coperte e altro. 

"Abbiamo deciso di intervenire - dichiarano i sindaci - perchè si assiste in alcune zone del nostro territorio ad un incremento del fenomeno di prostituzione su strada, è una forma di occupazione della strada e dei marciapiedi che provoca un forte disagio nei residenti, nei turisti e nelle nostre aziende, il nostro provvedimento amministrativo, frutto di un'azione concertata con le forze dell'ordine, è finalizzato a tutelare la sicurezza e l'incolumità pubblica e la vivibilità della comunità". 

I divieti, e quindi la loro violazione e relativa sanzione, valgono non per coloro che esercitano la prostituzione, ma per i clienti. "Riteniamo che questa azione – proseguono - debba contrastare chi chiede la prestazione e non chi la eroga, donne e ragazze, sovente minorenni, accomunate da una condizione di evidenza costrizione se non di vera e propria riduzione di schiavitù, il fenomeno implica anche questioni di sicurezza stradale, le strade maggiormente interessate sono le diramazioni della Provinciale per Mercatale e Impruneta, data la sua conformazione, risulta potenzialmente pericolosa per la viabilità". 

I controlli, che saranno effettuati dagli agenti dei tre comandi di Polizia municipale e locale, condotti da Mariagrazia Tosi, Massimo Zingoni e Simonetta Piani, sono in partenza, mentre gli interventi di rimozione dei rifiuti sono stati già eseguiti dagli operatori di Quadrifoglio. 

Chi contravviene all'ordinanza rischia una multa pari a 200 euro, oltre le spese di notifica. Il piano è stato concertato con i comandanti di compagnia dei Carabinieri Stefano Caneschi di Scandicci e Luca Mercadante di Figline Valdarno, nonché i comandanti delle locali stazioni dei Carabinieri. 

COSA VIENE VIETATO
In tutto il territorio comunale è vietato a chiunque, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, contrattare e/o concordare prestazioni sessuali a pagamento ovvero richiedere informazioni sulle stesse o intrattenersi con soggetti che esercitino palesemente attività di meretricio su strada o che, per l'atteggiamento, per l'abbigliamento, ovvero per le modalità comportamentali, manifestino comunque l'intenzione di esercitare l'attività. 

MOTIVAZIONI
Lo sfruttamento della prostituzione è parte di un più ampio fenomeno di degrado sociale e morale e di mercificazione del corpo e lo sfruttamento a scopi sessuali delle donne si realizza, nella maggior parte dei casi, attraverso reti di coercizione, tratta e riduzione in schiavitù.

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