rotate-mobile
Cronaca

Maxi operazione contro la droga che neanche i cani riescono a fiutare

Si è conclusa una maxi operazione della polizia denominata "Cristal". Molti arresti di trafficanti della nuova droga, lo "Shaboo" devastante per i consumatori e difficilmente rintracciabile dai cani poliziotto

E’ scattata questa mattina la fase conclusiva dell’operazione “Crystal”. Dalle prime ore dell’alba gli uomini della squadra mobile hanno dato il via all’esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e a undici perquisizioni domiciliari nell’ambito di un’indagine mirata a stroncare il traffico internazionale di “Shaboo”.
DROGA - Si tratta di una droga chimica prodotta  nei laboratori nelle Filippine dalla consistenza cristallina. Conosciuta anche con il nome "ICE", questa droga sintetica è arrivata in Italia con le comunità Filippine, ma negli ultimi anni il suo commercio ha trovato terreno fertile anche nei mercati locali. Un grammo di questo stimolante, può essere assunto dalle 10 alle 25 volte al costo di  500 – 800 euro.
L’indagine è partita nel novembre 2009 con l'arresto per spaccio in flagranza di un italiano. Poi durante la perquisizione domiciliare del pusher  furono sequestrate due ricevute di versamenti in denaro contante, per  11mila euro, sul suo conto corrente.

STORIA - Dalla stesso conto emersero numerosi bonifici effettuati nelle Filippine verso un altro italiano e  la sua compagna.  L’indagine ha consentito di raccogliere numerosi elementi a carico della coppia residente all’estero e di altre persone (oltre una ventina) coinvolte in questi traffici illeciti con sequestri di shaboo, somme di denaro, armi ed altro materiale, nonché di trarre in arresto in flagranza di reato altre 13 persone tra Firenze, Empoli, Prato, Roma e Bologna, oltre ad una denuncia a Firenze.

Operazione "Cristal": sequestro shaboo

Non ci sono foto disponibili.



CORRIERI - Per ultimo, l’attività della mobile ha portato all’arresto del personaggio su cui ruotava questo ingente giro d’affari: nel giugno 2010 all’aeroporto di Malpensa (VA) un italiano fu sorpreso con un ingente quantitativo di “SHABOO” (quasi mezzo chilogrammo), al suo rientro in Italia dalle Filippine. Una volta pattuito prezzo e quantitativo con l’acquirente stanziato in Italia, lo spacciatore si faceva inviare il denaro tramite l’agenzia Western Union o con accredito nel suo conto corrente. Considerato che lo shaboo è inodore, questo veniva occultato tranquillamente all’interno di plichi inviati tramite corriere (Fedex o DHL), sicuro che sarebbe sfuggito ai normali controlli dei cani antidroga.
Una volta in Italia, il pacco inviato, poteva essere ritirato dall’interessato presso il corriere utilizzando un codice, o recapitato presso un prestabilito indirizzo. Al fine di interrompere questo traffico, facendo luce sul vasto mercato illegale dello shaboo,  sono stati emessi mandati di cattura anche internazionali oltre ad una serie di perquisizioni .

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maxi operazione contro la droga che neanche i cani riescono a fiutare

FirenzeToday è in caricamento