L'onda verde è tornata anche sul viale Lavagnini. Dopo i nuovi semafori disposti nel viale per adeguare la circolazione ai lavori in corso per la linea 2 della tramvia, è stato renistallato nel viale anche il dispositivo a tempo che suggerisce la velocità di 40 km/h per prendere "l'onda verde". I semafori a tempo erano già stati attivi in quel tratto di strada da febbraio 2013, disattivati poi successivamente. Ieri i tecnici della Silfi hanno lavorato per rimettere tutto in funzione. 

I dispositivi erano stati installati anche nei tratti Matteotti-Cherubini, Donatello-Alfieri e piazza Beccaria, dove sono tuttora attivi. Dal punto di vista tecnico, l’obiettivo dell’onda verde serve a creare un coordinamento semaforico che disincentivi il superamento dei limiti di velocità. Questo è reso possibile dall’utilizzo dell’Urban Traffic Control (UTC), sistema di controllo semaforico centralizzato realizzato nel 2011-2013.
 
Per i lavori dell'onda e della centrale semaforica per far funzionare il sistema in città erano stati spesi 420mila euro. A questi si erano aggiunti, secondo le cifre fornite da Palazzo Vecchio nel 2013, i 270.000 euro per gli interventi (10.000 per le piste ciclabili, 240.000 per le intersezioni e 20.000 per gli attraversamenti pedonali) e i 790.000 euro previsti per i progetti successivi (120.000 per le piste ciclabili, 650.000 per le intersezioni, 20.000 per gli attraversamenti pedonali).