Strage di senegalesi, connazionali protestano da Rifredi al Duomo
Prima hanno marciato in corteo da Piazza Dalmazia, luogo dove è iniziata la strage, poi si sono riuniti in presidio in piazza del Duomo. Presente anche il presidente della regione Enrico Rossi
Da piazza Dalmazia, dove è scoppiata la furia omicida, fino a piazza del Duomo. Sono circa cinque-seicento i senegalesi che hanno marciato in corteo per poi riunirsi nel centro storico e sfogare pacificamente la rabbia. Una protesta spontanea per stringersi intorno alle vittime connazionali uccise a colpi di pistola da Gianluca Casseri, 50enne vicino agli ambienti di estrema destra, che subito dopo la strage si è suicidato.
La situazione è tranquilla: i senegalesi parlano tra loro e ogni tanto qualcuno si issa sulla balaustra che circonda il Battistero per un breve comizio. Così ha fatto anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che, tradotto da un senegalese, ha detto loro "Tutta la Toscana è con voi se manifestate pacificamente. Era doveroso essere qui - ha aggiunto - vi porto la solidaretà di tutta la Toscana". Al presidio spontaneo sono presenti anche alcuni gruppi antagonisti.
Prima che i senegalesi si trovassero in piazza Duomo il loro corteo si era diretto anche verso piazza Signoria. Durante l'avvicinamento al Duomo ci sono stati due episodi di tensione: una decina di senegalesi hanno circondato un fotoreporter e gli hanno portato via due macchine fotografiche, mentre alcuni ragazzi italiani se la sono presa con un cameraman buttandogli addosso dell'acqua che ha bagnato la sua videocamera.