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Cronaca

Omicidio Taddei, scarcerato il 28enne fermato

Rimane in carcere il connazionale di 15 anni. Si continuano a cercare complici, sembra improbabile che il minore possa aver agito da solo

Ieri mattina il ventottenne romeno fermato dai carabinieri nell’ambito dell’omicidio di Ezio Taddei, il pensionato ucciso nel parco delle Cascine tra il 1 e 2 luglio scorso, è stato scarcerato. Il quadro emerso a suo carico, l’uomo era stata accusato di omicidio in concorso e rapina, si sarebbe notevolmente ridimensionato. Rimane in carcere il suo connazionale, 15enne, contro cui esiste un granitico quadro indiziario, le accuse sono le stesse, partendo dalla tracce biologiche ritrovate sotto le unghie del 78enne di Poggibonsi. L’anziano avrebbe tentato di difendersi dopo che sarebbe scattata una lite per, ipotizzano gli inquirenti, una pretesa gradita ma non concordata.

SCARCERAZIONE – Sulla scarcerazione del 28enne ha pesato in modo considerevole, oltre al fatto di non aver trovato sue tracce biologiche sul luogo del delitto, anche la ritrattazione del 15enne che in un primo momento aveva parlato di raid punitivo contro la vittima per poi tornare sui suoi passi spiegando che il connazionale non avrebbe partecipato all’incontro. In base ai risultati degli accertamenti, il pm Paolo Barlucchi ha chiesto e ottenuto la revoca della misura di custodia cautelare in carcere. Peraltro ieri mattina era prevista anche l'udienza del tribunale del riesame per discutere l'istanza di scarcerazione presentata dal legale del ventottenne.

Adesso, scrive la Nazione, continuano le indagini per trovare eventuali altri complici. Infatti è probabile vista la stazza minuta del minorenne fermato, comparata alle ferite riportate dalla vittima, che all’aggressione abbia partecipato anche qualcun altro.
 

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