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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio di Niccolò Ciatti, uno dei ceceni: "Non mi sento in colpa"

Ha rilasciato un'intervista alla trasmissione televisiva Le Iene

“Io non mi sento in colpa per quello che è successo. Certo è una tragedia che una persona sia morta. Quando eravamo in caserma abbiamo pensato che sarebbe stato meglio se fosse morto uno di noi. Adesso sono come uno zombie, non sorrido più, non alzo più lo sguardo, mi limito a guardare per terra”. Lo ha detto Khabiboul Khabatov a Veronica Ruggeri della trasmissione televisiva di Mediaset Le Iene. Khabatov è uno dei tre ceceni indagati per la morte di Niccolò Ciatti, il 22enne di Scandicci ucciso due mesi fa a calci e pugni in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna. Il programma è andato in onda martedì sera.

Khabatov, 20enne di origine cecena scarcerato pochi giorni dopo la morte di Niccolò, è stato rintracciato dalla Ruggeri nella sua casa di Strasburgo. Durante l'intervista indossava la stessa maglietta rosa della notte del pestaggio allo scandiccese. 

"In discoteca non siamo entrati per divertirci ma per parlare di lavoro - ha detto -. Appena entrati siamo passati vicini al gruppo di Niccolò Ciatti e uno di loro ha spinto il piccolo Vandam". Vandam sarebbe Rassoul Bissoultanov, il 24enne ancora in carcere in Spagna che ha sferrato il calcio mortale al 22enne fiorentino. “Niccolò li ha spinti senza un motivo, così Rassoul e Niccolò hanno iniziato a picchiarsi - ha detto Khabatov -. Il mio amico ha cercato di calmarlo ma è stato accerchiato dagli amici di Ciatti. Era solo, si sentiva minacciato e ha iniziato a picchiarli”. Khabatov ha ribadito che Bissoultanov era sotto effetto di droghe e alcool e "probabilmente per questo ha perso il controllo" e ha puntato il dito contro gli amici di Ciatti, affermando che "quando Niccolò è caduto a terra lo hanno lasciato lì e nessuno si è avvicinato: i suoi amici dovevano intervenire quando è iniziata la rissa".

Veronica Ruggeri ha intervistato anche due degli amici di Niccolò che erano con lui la notte del pestaggio al St. Trop di Lloret de Mar. "Eravamo in pista a ballare e arrivano questi tre - ha detto Andrea -. Erano veramente grossi, hanno iniziato a discutere con Niccolò, ma non so perché. Poi uno di loro, quello con la maglietta rossa, lo ha aggredito. Lo ha preso per il collo".

Sarebbe stato dunque Mosvar Magamadov, quello con la maglia rossa, a iniziare la rissa picchiando sia Niccolò che Andrea. "Ho provato a difenderlo - ha aggiunto Andrea - gli sono saltato addosso, a quel punto ha lasciato Niccolò, mi ha preso in braccio e mi ha buttato in terra. Infatti nel video si vede che io e Nicco siamo stesi a terra. Poi in pista si è formato un cerchio enorme, sembrava un ring. Poi è arrivato a Niccolò un calcio a una tempia, come fosse tirato a un pallone".

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