rotate-mobile
Cronaca

Omicidio del pasticcere, un altro arresto nel caso Da Lio

Arrestato un giovane albanese accusato dell'omicidio e di sequestro di persona nel caso Massimiliano Da Lio. L'aprile scorso il pasticcere fu aggredito e rapinato poi chiuso in fin di vita nel bagno di casa. Morì il giorno dopo

Nuovo arresto per l'inchiesta sull'omicidio di Massimiliano Da Lio, 62 anni, il pasticcere di Tavarnuzze morto lo scorso 26 aprile per le ferite subite durante una rapina: la notte precedente era stato aggredito in casa. In ottobre erano finite in manette tre persone.Adesso i carabinieri sono risaliti a un altro presunto responsabile: Sandiljan Buzhala, 28 anni, albanese.
Secondo gli investigatori del nucleo investigativo, Buzhala avrebbe messo in contatto gli esecutori della rapina poi sfociata in omicidio - i due gemelli albanesi Edinjo e Eraldo Nikaj e il loro connazionale Fabjan Mikaj, poi ucciso in Albania - e il basista, Carmelo Casella, 49 anni, di Campi Bisenzio, un ex dipendente di Da Lio che avrebbe aiutato i rapinatori anche per vendicarsi di vecchie ruggini con la vittima.
Per Buzhala, magazziniere che vive a Sesto Fiorentino, le accuse sono omicidio, sequestro di persona e concorso in rapina. Il colpo venne messo a segno poco dopo il rientro a casa di Da Lio, che aveva passato la giornata nel suo laboratorio di Pontassieve. I rapinatori portarono via 15.000 euro in contanti, che Da Lio aveva con sé, e alcuni orologi di valore. Il pasticcere venne percosso e rinchiuso, in fin di vita, nel bagno. Con il cellulare cercò di dare l'allarme ai familiari, che stavano lavorando, ma, nonostante i soccorsi, morì dopo ventiquattro ore, in ospedale.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio del pasticcere, un altro arresto nel caso Da Lio

FirenzeToday è in caricamento