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Cronaca

Omicidio Idy Diene: Pirrone condannato a 30 anni

Il pensionato uccise l'ambulante senegalese a colpi di pistola sul ponte Vespucci, in pieno giorno

La corte d'assise d'appello del tribunale di Firenze ha condannato a 30 anni di carcere l'ex tipografo fiorentino Roberto Pirrone per l'omicidio di Idy Diene, ucciso a colpi di pistola il 5 marzo 2018 sul Ponte Vespucci. In primo grado, il 7 gennaio 2018, Pirrone era stato condannato a 16 anni.

Pena quasi raddoppiata in appello, dunque, per Pirrone che stamani era presente in aula accanto al suo legale, l'avvocato Sibilla Fiori. Per Pirrone l'accusa, con il procuratore generale Luciana Singlitico, aveva chiesto l'ergastolo.

Richiesta di fatto accolta dal giudice: il processo si è infatti svolto con il rito abbreviato che dà diritto a uno sconto della pena. La corte ha anche riconosciuto l'aggravante dell'omicidio commesso per futili motivi: da qui l'inasprimento della pena.

Nel corso della sua requisitoria, il pg Luciana Singlitico ha affermato davanti alla corte presieduta dal giudice Maria Cannizzaro, che se si fosse stati in primo grado, avrebbe contestato a Pirrone anche l'aggravante dell'odio razziale.

Di contro, la difesa di Pirrone aveva chiesto di attenuare la pena in considerazione della sua parziale incapacità di intendere e volere e della sua patologia depressiva. Richieste, quest'ultime, non accolte dalla corte. 

La corte d'assise d'appello ha anche confermato i risarcimenti a favore dei familiari di Idy Diene. Tra questi la moglie di Idy, rappresentata dall'avvocato Laura Brilli. La donna era già vedova: il suo primo marito era uno dei cittadini senegalesi trucidati in piazza Dalmazia il 13 dicembre 2011 da Gianluca Casseri, simpatizzante di Casapound.   

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