Ashley, le scritte sul portone di casa: "Lui è colpevole. Pagherà per questo"
"He's guilty. He will pay for", "Lui è colpevole. Pagherà per questo". Ecco cosa si legge sul muro accanto al portone della casa di Ashley Olsen
Fiori, scritte e cuori stilizzati in rosso sui muri e sul campanello. Così appare il portone di casa, in via Santa Monaca, di Ashley Olsen la 35enne americana trovata senza vita sabato 9 gennaio dal fidanzato. Però tra i cuori ed i messaggi d'affetto si legge anche una scritta "He's guilty. He will pay for", "Lui è colpevole. Pagherà per questo".
Anche per i commercianti, che magari non la conoscevano ma che avevano visto Ashley nel loro locale, è risultato difficile parlare di questa ragazza che tutti ricordano come dolce.
La cameriera di un locale accanto all'abitazione ha spiegato a FirenzeToday che all'ora di pranzo ha sentito "arrivare un'ambulanza, ed ho pensato che si fossero sentiti male dei nostri clienti, perchè sono subito usciti fuori. Quando sono rientrati era finito l'orario del pranzo e gli ho chiesto se stessero bene. Loro mi hanno risposto che erano dei medici e quindi sono voluti uscire per aiutare, ma che probabilmente la ragazza per cui era arrivato il 118 ormai era morta".
La proprietaria del pet shop, in via d'Ardiglione, proprio all'angolo con via Santa Monica, negozio dove probabilmete andava a comprare il cibo per il suo inseparabile Beagle, era palesemte scossa ed ha preferito non parlare.
Il fidanzato di Ashley, Federico Fiorentino, nel pomeriggio di lunedì 11 gennaio è tornato a casa, dopo aver passato molte ore in questura. Su di lui le voci sono un po' contrastanti: chi lo definisce geloso e possessivo e chi invece molto calmo. Lui ed Ashley avevano litigato e successivamente per ben tre giorni non si erano mai sentiti, per questo preoccupato si è recato a casa della fidanza, con la padrona dell'appartamento, per poi trovarla morta.
Agli inquirenti avrebbe detto di averla trovata nuda sul letto e di aver cercato di rianimarla, per questo motivo l'avrebbe spostata nel centro della stanza e di aver subito chiamato il 118. Per il momento la versione sta convincendo gli inquirenti, che stanno controllando le telecamere di sicurezza e cercando informazioni sul venerdì sera che la ragazza ha trascorso nel locale Montecarla di via de Bardi.
