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Cronaca Bolognese / Via della Piazzuola

Occupazione al 'Madonna alla Querce', il centro-destra lancia la raccolta firma per lo sgombero

Da sabato scorso l'ex collegio è occupato da un centinaio di persone, tra cui 40 bambini. Il Movimento lotta per la casa: "Lo stabile è in balia del degrado ed è di proprietà della Chiesa che contro la crisi deve fare la sua parte"

L’ex collegio ‘Madonna alla Querce’ da sabato scorso è occupato da un centinaio di persone. Un azione improvvisa che racconta di un’occupazione iniziata più di un anno fa e in un altro Comune. Fiesole, maggio 2012, sono i giorni dell’occupazione di un edificio in via Buffalmacco, a Pian del Mugnone. Un centinaio gli occupanti, tra cui 40 bambini. Avanti così fino al 20 luglio 2013, quando la compagnia lascia la stabile per trasferirsi in massa in un’altra struttura e in un altro Comune: l’ex istituto ‘alle Querce’, appunto, in via della Piazzola a Firenze.  

LOTTA PER LA CASA – Con tanto di nota, a spiegare i motivi del trasloco, diffusa dal Movimento di lotta per la casa: “Non hanno aspettato la polizia – è stato scritto – all’alba gli occupanti di via Buffalmacco, oltre 100 uomini, donne e bambini informati dell’arrivo della polizia per sgomberare lo stabile occupato nel maggio del 2012, hanno deciso di comune accordo di andare a occupare un altro palazzo. L’occupazione – continuano – non aveva creato nessun tipo di disagio a chicchessia, gli stessi abitanti del luogo sono rimasti interdetti” e alla Cassa di Risparmio, proprietaria dell’immobile, “non interessa lo stabile, e nessuno mai lo acquisterà. Per altro il Comune di Fiesole, dove sono residenti molti degli occupanti, non aveva neanche predisposto un piano di emergenza per le donne e i bambini”.

Per questo hanno deciso di “occupare un palazzo storico, che era appartenuto ai Frati Barnabiti – è stato poi ceduto – e da numerosi anni in balia del degrado e di future speculazioni. Anche la Chiesa – hanno concluso – deve fare la sua parte contro la crisi e la povertà. Mentre il sindaco di Firenze ‘farfuglia’ su progetti mai richiesti, su caserme mai utilizzate, sfratti e sgomberi vanno avanti. Noi facciamo la nostra parte, in attesa che qualcosa si muova”.

Questa la ricostruzione del Movimento. Da qui in poi la vicenda è avanzata al ritmo della polemica politica. Le danze le ha aperte Giovanni Donzelli (capogruppo Fratelli d’Italia in Consiglio regionale) quando ieri, accompagnato da altri esponenti di centrodestra tra cui il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale Marco Stella, ha visitato l’edificio e ha promosso “una raccolta firme sostenuta da tutte le forze fiorentine di centrodestra” per chiedere “la liberazione immediata dello stabile e quella di tutti gli edifici occupati abusivamente dal movimento di lotta per la casa”. “L’edificio – ha spiegato – è molto sporco, anche perché era abbandonato da tempo. In alcune stanze sono stati accumulati rifiuti. Questore e prefetto intervengano per sgomberare gli occupanti”.  

Sul posto, poi, è intervenuto anche un rappresentante della società proprietaria dell’immobile: “La struttura è pericolosa, ci sono vecchie travi e solai che non possono reggere il peso di molte persone”, spiega Umberto Giordano, amministratore della Hotel President srl. “Inoltre all’interno ci sono opere catalogate dalla soprintendenza che rischiano di essere danneggiate”. Secondo quanto spiegato dalla proprietà, per l’edificio è previsto un piano di recupero per la realizzazione di un albergo.

Una vicenda che nel pomeriggio di ieri si è protratta in consiglio comunale. Da destra arriva l’affondo alla maggioranza e all’amministrazione: “Ci domandiamo come sia stato possibile consentire ad oltre 100 persone di occupare in maniera abusiva una struttura privata. Sono anni che i proprietari della struttura hanno presentato al comune di Firenze un piano di recupero e mai hanno ricevuto risposta, ecco che ora oltre al danno anche la beffa, l’immobile è stato occupato e chissà quanto tempo passerà prima che gli occupanti vengano sgomberati”. Pochi minuti e risponde l’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci: “Il Comune non ha fornito alcuna indicazione a chicchessia riguardo lo stato dell’immobile occupato nei giorni scorsi in via della Piazzola, immobile che peraltro non è neppure di nostra proprietà; anzi, fin da subito abbiamo criticato e censurato un’azione che non potevamo nemmeno immaginare. L’amministrazione inoltre non ha alcun compito in materia di ordine pubblico, che spetta esclusivamente alle forze dell’ordine”.

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