Truffe: dopo quella dell'avvocato ne arrivano due nuove

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Potrebbe essere etichettata come l'evoluzione della truffa dell'avvocato. Una rapida evoluzione aggiungeremmo. Nel caso della truffa dell'avvocato, ci arriva una chiamata sul telefono fisso dicendo che un nostro parente ha causato un incidente e, per non finire in guai seri, si deve pagare rapidamente una specie di 'cauzione' per acquietare il tutto. Una richiesta poi suffragata da una nuova telefonata fatta di lì a poco da un presunto appartenente alle forze dell'ordine. Ultima a essere colpita con questa metodologia, pochi giorni fa una anziana in zona stadio, truffata di circa 3mila euro.

In questo caso però, l'avvocato non c'entra niente. Stavolta siamo a quello che potremmo definire lo step successivo: la chiamata arriva direttamente da un fantomatico poliziotto o carabiniere. Quindi il nostro stato di allerta, se prima una chiamata di un avvocato ci preoccupava, si alza a livelli altissimi.

A essere colpiti in questi giorni, gli abitanti di Lastra a Signa e di Campo di Marte. E in modi diversi.

Molti lastrigiani sono stati raggiunti telefonicamente da presunti rappresentanti delle forze dell'ordine che hanno detto loro di recarsi urgentemente alle poste per ritirare delle raccomandate che li riguardavano. Una richiesta che li faceva correre di gran lena all'ufficio postale e li lasciava poi sbigottiti di fronte alla risposta negativa del personale delle poste: “Non c'è nessuna raccomandata per lei”.

I tentativi di truffa sono stati talmente cospicui che hanno spinto il comune di Lastra a Signa ad avvertire i propri cittadini con comunicazioni via social: “Attenzione, truffa in corso” recita l'oggetto del messaggio che prosegue con “Ci segnalano che stanno arrivando telefonate in cui presunti rappresentanti delle forze dell'ordine indicano ai cittadini di recarsi presso uffici postali del territorio per ritirare raccomandate. Questa è una truffa, raccomandiamo di non seguire queste indicazioni”. 

Stessa sorte, ovvero una corsa sfrenata fine a sé stessa, anche se metodi diversi per tanti fiorentini residenti a Campo di Marte. 
In questo caso, sono stati raggiunti da una chiamata al telefono di casa da parte di un presunto carabiniere. Invece di andare alle poste come accaduto per gli abitanti di Lastra a Signa, il sedicente militare gli ha comunicato che si dovevano recare il prima possibile se non immediatamente in caserma, dicendogli che dovevano dar loro informazioni di estrema urgenza che non potevano essere anticipate per telefono. 

Ovviamente, la persona raggiunta via telefono si scapicollava per riuscire ad arrivare il prima possibile al comando. E anche in questo caso, si rimediava solo una bella sudata insieme a una buona dose di stress: "Non abbiamo comunicazioni per lei". 

Naturalmente non è che si tratti di semplici scherzi telefonici. L'idea dei malfattori è di costringere a uscire di casa le persone a cui telefonano, di modo poi da cercare di entrare e svaligiargli l'abitazione. Chiaramente le forze dell'ordine possono chiamarci ma non farebbero richieste simili. 

Bisogna quindi prestare la massima attenzione dato che non è da escludere a questo punto che possano essere chiamati residenti di altre zone di Firenze o di altri comuni della Città Metropolitana. 

La domanda che viene da chiedersi a questo punto è: dopo la chiamata del finto avvocato e del finto carabiniere, quale sarà il prossimo tentativo di truffa?