No Femminicidio: Palazzo Vecchio espone il drappo rosso
Il comune di Firenze aderisce alla campagna #drapporosso contro la violenza sulle donne, Nardella: "Da gennaio 2015 uccise 155 donne: è una guerra"
Anche il Comune di Firenze aderisce alla campagna del #drapporosso contro il femminicidio, lanciata in occasione del 2 giugno scorso, festa della Repubblica e 70esimo anniversario del primo voto delle donne in Italia, che infatti poterono esprimersi per la prima volta alle urne nel referendum del 2 giugno 1946 per scegliere tra Monarchia e Repubblica.
"155 donne uccise da gennaio 2015, numeri di una guerra da combattere senza tregua. No femminicidio", ha scritto su Twitter il sindaco Dario Nardella, che ha fatto esporre su Palazzo Vecchio un grande drappo rosso, dopo che la campagna si è diffusa in questi giorni su internet e social network.
L'iniziativa è partita dopo il caso di Sara, la ragazza 22enne cosparsa di benzina e bruciata viva dall'ex fidanzato nei pressi di Roma dopo essere stato lasciato. Uno dei tanti episodi agghiaccianti che contraddistinguono la violenza degli uomini contro le donne. Una violenza che si consuma anche a Firenze: l'ultimo caso è quello di Michela Noli, la ragazza uccisa dall'ex marito all'Isolotto con 50 coltellate poche settimane fa.
Giovedì 2 giugno a Firenze è andato in scena un flash mob contro la violenza sulle donne, in piazza della Repubblica. "Quante altre donne dovranno perdere il sorriso e la vita?", scrivevano le promotrici su Facebook. Gli organizzatori della campagna invitano tutti i cittadini a esporre un drappo rosso alla finestra. L'invito è rivolto anche, soprattutto, agli uomini, visto che sono loro gli autori delle violenze contro le donne. "La violenza contro le donne riguarda tutti noi uomini", si leggeva giovedì scorso nello striscione esposto alla Fortezza da Basso da Sinistra Italiana.
