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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Nidi, la Regione: "Il governo mantenga le promesse e da noi retta gratis anche per redditi superiori”

L'assessora Nardini critica: "Misura ingiusta, basare la misura sul reddito e non sulla quantità di figli"

Asilo gratis dal secondo figlio. Forse. È l'obiettivo annunciato dopo l'ok alla manovra 2024 da parte della presidente del consiglio Giorgia Meloni. Nella manovra è stato rafforzato il bonus asili nido con un fondo di oltre 150 milioni di euro ma la gratuità per il secondo figlio, al momento è solo una ipotesi. La regione Toscana col decreto del febbraio scorso aveva dato la possibilità di non pagare la retta al nido, già dal primo figlio e a partire da settembre, a tante famiglie toscane con un Isee sotto i 35mila euro grazie allo stanziamento di 40 milioni di euro. Se l'obiettivo del governo diventasse poi realtà, seppur a partire dal secondo figlio e considerando che in Toscana la media di figli per donna è di 1,16 mentre quella nazionale è 1,24, si libererebbero alcuni fondi da reinvestire. 

“Sui nidi vogliamo di più”

Sul come investire questi ipotetici fondi, in Regione nessuno si sbottona visto che manca un quadro preciso e delineato. Il governatore della Toscana Eugenio Giani, appena uscita la notizia della gratuità del secondo figlio, aveva accolto con entusiasmo la notizia e aperto di conseguenza a reindirizzare gli eventuali fondi per altre famiglie. “Bene che sui nidi gratis il governo segua il nostro esempio – ha detto il governatore – se il secondo figlio sarà pagato dallo stato, potremo pensare di alzare la soglia Isee e garantire la retta gratis anche a famiglie con Isee superiore ai 35mila euro. Peccato però che l’Iva sui prodotti per la prima infanzia, tagliata con la legge di bilancio 2023 al 5 per cento, tornerà dal 2024 al 22 per cento. Si tratta di una spesa che pesa sensibilmente nei bilanci familiari. Sui nidi dallo stato vorremmo di più: ci aspettiamo un intervento simile a quello che ha portato in passato alla gratuità universale per la scuola dell'infanzia”. 

“Una misura insufficiente”

Secondo Alessandra Nardini, assessore all'istruzione regionale, l'ipotesi ventilata dal governo non è sufficiente. "La misura sui nidi annunciata dal governo – spiega Nardini - è ingiusta e insufficiente, visto che la gratuità è prevista solo dal secondo figlio. In Toscana abbiamo reso i nidi gratis per tutte le bambine e i bambini con famiglie dall'Isee fino a 35 mila euro e così, quest'anno, in oltre 12 mila stanno frequentando i nidi gratuitamente e altri se ne aggiungeranno con la riapertura del bando”. Le richieste giunte per l'asilo nido gratis sono state oltre 15mila. Il bando è stato riaperto il 29 settembre. “Abbiamo fatto questa scelta riconoscendo la valenza educativa del nido – precisa Nardini - la presidente Meloni invece lo trasforma in un premio per il contributo delle donne alla patria, quindi per meritarlo una donna deve mettere al mondo almeno due figli. Sarebbe più giusto che i nidi gratis venissero riconosciuti a livello nazionale anche ai primogeniti e che la misura fosse basata su criteri di reddito più che di quantità di figli e figlie. La presidente Meloni e il suo governo si fermano a un'iniziativa ideologica sulla natalità".

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