rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Via dè Tornabuoni

Negroni: la storia di un aperitivo tutto fiorentino

Il famoso cocktail nacque tra il 1919 e il 1920 a Firenze nel Cafè Casoni. Il suo ideatore fu il conte Camillo Negroni

C’era una volta, o meglio nel 1920, a Firenze il conte Camillo Negroni, un uomo vivace, ribelle, un grande viaggiatore che aveva vissuto sia a Londra che a New York.

Il conte frequentava giornalmente il Cafè Casoni - che in realtà più che un bar era una drogheria - in via de' Tornabuoni (il locale oggi ospita il Caffè Giacosa). Un giorno decise che era stanco del solito Americano come aperitivo e chiese al barman di cambiare la ricetta classica (bitter Campari, Vermouth rosso e seltz) mettendo del gin al posto del seltz e aggiungendo una fetta di arancia e della scorza di limone nel bicchiere.

Il miglior negroni si beve a Firenze

Il vero segreto del Negroni, così è stato chiamato il cocktail in onore del suo ideatore fiorentino, sta nel bicchiere ghiacciato e nell’abbondante quantità di ghiaccio utilizzato per raffreddare la miscela.

Come si legge nel libro scritto da Luca Picchi, autore del libro “Sulle tracce del conte. La vera storia del cocktail Negroni”, la ricetta originale, quella richiesta dal conte Negroni, è composta da 1/3 di vermouth rosso (probabilmente Martini), 1/3 di bitter Campari, 1/3 di Gordon’s gin, uno spruzzo di soda, mezza fetta di arancia e una scorza di limone.

Nel corso degli anni “l’Americano del conte Negroni" è diventato uno degli aperitivi più richiesti in tutta Italia ed anche nel mondo. 

Uno dei primi resoconti sulla bevanda è stata data da Orson Welles mentre stava lavorando a Roma al film Cagliostro nel 1947, dove ha descritto il nuovo cocktail, chiamato Negroni, così: "The bitters are excellent for your liver, the gin is bad for you. They balance each other", ovvero "gli amari sono eccellenti per il fegato, il gin è male per il corpo. Loro - nel drink - si bilanciano a vicenda".

Cinque locali dove bere il negroni

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Negroni: la storia di un aperitivo tutto fiorentino

FirenzeToday è in caricamento