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Cronaca

"Defend Life 2013": alla Forestale il controllo dei centauri sui passi appenninici

Presentata Parte la campagna del Corpo Forestale dello Stato per la sicurezza dei motociclisti sulle strade di montagna. Più controlli ma anche misure salva-vita. Iannone: "Bisogna usare la testa"

Si chiama “Defend Life 2013” la campagna messa in campo dal Corpo Forestale dello Stato per garantire una maggior sicurezza sui passi appenninici toscani, tradizionalmente molto frequentati dai centauri. L’iniziativa si struttura su due fasi: più controlli sui centauri da una parte, interventi di soccorso in caso di incidente con personale abilitato alle manovre salva-vita dall’altra.

Gli obiettivi dell’iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, e i risultati ottenuti finora sono stati presentati oggi in una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Medici Riccardi, alla presenza del prefetto Luigi Varratta, del comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato Donato Monaco e del dirigente del compartimento regionale Toscana della Polizia Stradale Michele La Fortezza. Per testimoniare la partecipazione al progetto da parte del mondo professionistico delle due ruote, sono intervenuti anche il presidente nazionale della Federazione Motociclistica Italiana Paolo Sesti e il pilota del team Pramac Ducati Andrea Iannone.

“Sono contento di ospitare oggi la presentazione di questa iniziativa – ha spiegato il prefetto Luigi Varratta – la sicurezza stradale è uno dei miei cavalli di battaglia. Credo molto nella prevenzione e nelle campagne che educano a una guida più consapevole. Lo ripeto, anche sulla strada serve una maggior responsabilità collettiva e più rispetto delle regole”. Varratta ha poi fatto un appello in vista del Motomondiale che si svolgerà domenica prossima all’Autodromo del Mugello. “Gli spettatori hanno l’abitudine, alla fine della gara, di invadere la pista  per festeggiare i loro campioni. E’ un fenomeno che fa parte dell’evento, ma le persone devono entrare nel circuito solo a piedi, non con i loro mezzi, e solo quando anche l’ultima moto ha tagliato il traguardo. Il mio è un invito ad avere la massima accortezza – ha concluso il prefetto – perché in passato ci sono stati incidenti e alcuni spettatori sono stati investiti.

BILANCIO 2012 – Nel 2012, l’attività svolta dal Corpo Forestale nelle province di Arezzo, Firenze, Pistoia e Siena, su passi come Futa, Giogo, Viamaggio, Spino, Calla, Muraglione, ha permesso di accertare 517 violazioni al codice della strada e 41 condotte illegali, ma soprattutto di ridurre fortemente il numero dei morti lungo i percorsi sottoposti a controllo. Tra i comportamenti più sanzionati, al primo posto risulta il sorpasso, sia sulle intersezioni (104 sanzioni) sia in curva, dosso o con scarsa visibilità (85 sanzioni), seguito dalla mancanza dei prescritti requisiti di equipaggiamento. Le patenti ritirate sono state 214, le moto sequestrate 27, principalmente perché trovate a circolare senza essere state immatricolate, i fermi amministrativi 15 e le carte di circolazione ritirate 12.

Numeri che fotografano una situazione nella quale i motociclisti si rendono spesso protagonisti di comportamenti pericolosi che mettono seriamente a rischio la loro vita e quella degli altri. Durante l’incontro è stato proiettato un video che ha mostrato la guida spericolata e senza rispetto delle regole da parte di alcuni motociclisti. “Non credevo che ci fossero persone che guidano sulle strade come noi in pista – ha dichiarato il campione Andrea Iannone commentando il filmato – Bisogna usare la testa, averla sulle spalle perché in strada non c’è quella sicurezza che abbiamo noi piloti sui circuiti dove possiamo usufruire della massima protezione”.

PRIMO SOCCORSO – Per questo nel 2013 la campagna “Defend Life” prevede un’importante novità: nel corso dell’attività di monitoraggio sarà presente anche il personale del Corpo Forestale dello Stato abilitato al primo intervento sanitario, dotato di defibrillatore automatico elettronico e in grado, in caso di incidente, di effettuare le manovre basilari per assicurare ai feriti la funzionalità respiratoria e circolatoria. Il piano contempla poi un’attività di vigilanza congiunta con la Polizia Stradale e le altre forze di polizia che operano sul territorio, in corrispondenza di alcuni tra i passi appenninici più frequentati dai motociclisti. In queste zone, inoltre, la Federazione Motociclistica Italiana, che ha avviato da tempo una collaborazione con il Corpo Forestale,  organizzerà dei presidi per sensibilizzare i centauri sui rischi legati alla guida pericolosa.

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