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Cronaca Barberino di Mugello

Enduristi tentano di investire gli agenti durante i controlli | FOTO

Prima di una gara alcuni enduristi hanno tentato d'investire gli agenti della polizia forestale. Sequestrati 18 moto mai immatricolate o senza targa

Trecento partecipanti, diciotto sequestri. La moto cavalcata Pegaso 2013, a Barberino di Mugello doveva essere solo una festa, e invece qualcosa è andato storto. Tutto è nato da alcuni controlli effettuati dalla Forestale, che ha portato al sequestro di 18 mezzi senza targa o senza immatricolazione. Non solo: il comando regionale del corpo forestale dello Stato in un comunicato congiunto con la Federazione motociclista italiana, rende noto come tutt’oggi siano ancora in corso le operazioni per identificare due motociclisti che, per sottrarsi a un posto di controllo in località Toso, sono fuggiti tentando di investire dei forestali.

I controlli, è stato ancora spiegato, sono stati effettuati nell’ambito della convenzione tra Regione e forestale e del protocollo d’intesa tra quest’ultima e la Federazione motociclistica italiana, e hanno coinvolto numerosi reparti tra cui il nucleo operativo speciale di Arezzo. Tra i partecipanti, 12 sono stati sorpresi a circolare senza targa di immatricolazione: per loro è scattata l’immediata esclusione dalla moto cavalcata accompagnata da sanzione e fermo amministrativo delle moto. Individuate poi altre 6 moto mai immatricolate e quindi sprovviste di assicurazione e targa, per le quali è scattato il sequestro amministrativo per confisca.

Fermi moto enduro a Toso

Riguardo ai due enduristi fuggiti, i motociclisti, secondo quanto spiegato, “arrivati in corrispondenza del posto di controllo di Toso si sono dapprima fermati ad alcune decine di metri dagli agenti ma, invitati a proseguire verso la postazione di controllo, hanno invertito la marcia e sono fuggiti in direzione di altri forestali impegnati a regolare il traffico, tentando d’investirli”. “Continuiamo a far brutte figure per colpa di pochi – il commento di Paolo Sesti, presidente di Federmoto –. La Federazione non può che prendere le distanze da questi incoscienti fuori regola, che oltre a mettere a rischio la propria incolumità personale mettono in cattiva luce tutto il movimento, che è sano”.

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