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Cronaca

Addio moschea alla ex Gonzaga, lo sfogo di Nardella: “L'ho pagata”

Il sindaco si sfoga dopo il fallimento dell'ipotesi di creare il luogo di culto nell'ex caserma: "Per il Ramadan sarebbe meglio evitare Borgo Allegri"

Amarezza e frustrazione. Sono i sentimenti che accompagnano lo sfogo del sindaco Dario Nardella sulle questioni moschea e Ramadan. “Se c'è uno che ha provato a risolvere i problemi quello è il sottoscritto. Conoscete i fatti, tutto quello che ho fatto lo sapete e l'ho anche pagata”, le parole che si è lasciato andare il sindaco ieri pomeriggio a margine della presentazione del Festival delle Religioni, in programma in città il prossimo settembre.

Lo sfogo è arrivato il giorno dopo il fallimento definitivo della trattativa per far svolgere il Ramadan alla ex caserma Gonzaga, sito che Nardella aveva proposto anche come sede per la costruzione della moschea, prima di ritrovarsi contro gran parte del Pd metropolitano (con lo stesso Matteo Renzi intervenuto per bloccare l'ipotesi).

"Non dico più niente, quello che avevo da dire l'ho detto", ha concluso ieri il primo cittadino, che non fa mistero delle perplessità in merito all'idea che le preghiere del Ramadan si svolgano alla 'moschea' (un ex fondo, ndr) di Borgo Allegri, accanto a piazza dei Ciompi.

“Per il Ramadan invito la comunità islamica a fare altre proposte, a considerare la difficoltà dell'utilizzo di piazza dei Ciompi, visto che il centro islamico di Borgo Allegri è molto piccolo”, ha sottolineato Nardella.

In caso di preghiere in Borgo Allegri, infatti, sicuramente molti fedeli si troverebbero a pregare in strada (come già avviene ogni venerdì), uno spettacolo poco decoroso sia per gli stessi fedeli che per i residenti. Non una bella figura nemmeno per chi guida la città.

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