Grande folla ai funerali dell'architetto Guido Spadolini

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C'erano più di 300 persone questa mattina a salutare Guido Spadolini, celebre architetto fiorentino che aveva prima affiancato il padre Pierluigi nella realizzazione di tanti progetti di riqualificazione, sia a Firenze che in altre città italiane, e poi li aveva proseguiti in proprio con lavori realizzati in ogni parte del mondo, dalla Cina al Qatar passando per Russia e Francia. 

A Firenze, dove era nato nel 1949 e si era laureato nel 1975, tra le altre aveva seguito la ristrutturazione dei locali della Cassa di Risparmio di Firenze e, soprattutto, aveva disegnato gli interni della "casa dei libri" dello zio nonché ex presidente del consiglio Giovanni Spadolini, in cui si possono trovare tantissimi libri insieme a collezioni storiche e artistiche. 

Aveva tre sorelle - Benedetta, professoressa all'Università di Genova, Serena, grafica, e Donata, membra della Fondazione Spadolini - e un fratello, Tommaso, progettista nel settore della nautica. 

Di lui ha lasciato uno struggente ricordo l'onorevole Rosa Maria Di Giorgi:

"Guido era un architetto. A tutto tondo - ha commentato Di Giorgi - Figlio d'arte, ma autonomo e indipendente con la sua creatività.  Un architetto così come si immagina che debbano essere gli architetti.  Per me un grande amico, stimato. Figura autorevole nel mondo della professione,  capace di creare una scuola di giovani architetti di cui era molto fiero. Sagacia, competenza, cultura, intelligenza politica. Sempre un piacere confrontarsi con lui, discutere di progetti per la città, di urbanistica, di futuro. La malattia cui ha resistito in ogni modo purtroppo l'ha sopraffatto, nonostante la sua forza e quella della sua adorata famiglia, la moglie Valentina e i suoi figli e nipoti. Un uomo di cui la città deve essere orgogliosa. Una persona che mancherà a tutti coloro che hanno il sogno di Firenze e che credono di poterlo realizzare. Ciao Guido".