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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Morte di Magherini: cosa è successo prima della tragedia in San Frediano

Nuovi testimoni per ricostruire quanto avvenuto prima che il quarantenne venisse arrestato in Borgo San Frediano

Nuovi testimoni hanno avuto un faccia a faccia con Riccardo Magherini prima che arrivasse in Borgo San Frediano e fosse colto da un arresto cardiaco dopo l'arresto. Racconto, su uno dei passaggi meno battuti sulla dinamica di quella notte tra il 2 e 3 marzo, già raccolto in procura. Aggiungendosi così alle numerose deposizioni già rilasciate tra le mura del tribunale di Firenze.

Ricostruendo quella notte si è scoperto che Magherini, da poco separato e con un figlio piccolo, era a cena con all'hotel St. Regis di piazza Ognissanti (attimi, peraltro, quest’ultimi, che si sta cercando di ricostruire grazie ai tabulati telefonici). Finita la cena è salito su un taxi ma, dopo essere rientrato in albergo a prendere delle chiavi, ha avuto un mezzo litigio con il tassista. Tanto che sarebbe andato via a piedi. Proprio per far piena luce sul percorso fatto, la famiglia ha presentato un’istanza al pm così da entrare in possesso dei video delle telecamere di zona nel triangolo Ognissanti - Curtatone - lungarno Vespucci. L'ultimo tratto in particolare, perché sarebbe proprio in questo frangente che si sarebbe manifestato il terrore di essere seguito.

RACCONTO - Poco dopo, quando sono già passate le una di notte, il quarantenne si trova sul Ponte Amerigo Vespucci. Si getta in strada. E’ agitato, vistosamente. Riccardo è nel centro della carreggiata. Un’auto si ferma, lui salta a bordo dell’abitacolo. I passeggeri rimangono spiazzati, ma Riccardo gli chiede aiuto: “Portatemi da polizia o carabinieri”. E’ turbato, racconta che qualcuno lo sta inseguendo: “Sono uscito ora dall’albergo, sono disposto a pagarvi, aiutatemi”. Due, tre minuti, in cui i ragazzi vengono assaliti dagli eventi.

Quindi lo accompagnano al vicino commissariato di San Frediano. O almeno ci provano. Infatti arrivati al semaforo lungo le mura di Santa Rosa Riccardo cambia atteggiamento. Si sbottona la camicia e scende dall’auto. Prova a fermare la vettura dietro a quella che lo ha accompagnato. Poi lascia perdere e s’incammina verso Borgo San Frediano.

E’ travolto da una crisi di panico, le urla lancinanti svegliano i residenti d’Oltrarno. Continua a cercare aiuto. Entra in un pizzeria e afferra il cellulare di un pizzaiolo. Poi si defila. Cerca ancora aiuto, entra anche in una seconda pizzeria. Ma ne esce a razzo sbattendo contro la porta a vetro. Sul posto arriva una prima pattuglia dei carabinieri. I militari cercano di tranquillizzarlo: il quarantenne è fuori di sè. Poi la seconda gazzella, mentre Riccardo cerca di allontanarsi: è possibile che l’ex viola temesse di essere accusato del furto del cellulare. Che però ha già restituito. I carabinieri lo bloccano, in tre. Gli infilano uno dei braccialetti delle manette, ma Riccardo nel tentativo di divincolarsi ferisce, in modo fortuito, un militare alla fronte. Scatta la telefonata al 118, sono le 1 e 23. Sul posto arriva un’ambulanza della Croce Rossa. A bordo tre paramedici.

Uno si china su Riccardo gli applica a un dito l'ossimetro, apparecchio che misura il livello di ossigeno nel sangue. Segna zero. In condizioni normali, la percentuale di emoglobina satura di ossigeno nel sangue è maggiore del 95%. Si pensa a un guasto dell’apparecchio, sembra però che il volontario abbia posto la mano davanti alla bocca e al naso di Riccardo rassicurando i carabinieri sul fatto che respirasse.

La faccia del quarantenne è sull’asfalto: l’uomo è steso e a torso nudo. Arriva una seconda ambulanza, sono le 1 e 44, questa però anche con un medico a bordo. Ci si accorge che Riccardo è in arresto cardiaco. Scattano tutte le manovre di rianimazione, ma non serve a fargli riprendere coscienza. Alle 2 e 12 la corsa verso l’ospedale di Santa Maria Nuova. L’uomo viene dichiarato morto alle 2 e 45. 

Dopo il decesso sul corpo del quarantenne viene effettuata l’autopsia che però esclude segni di violenza. Adesso, per arrivare a fondo a questo dramma, sono attesi entro il weekend i responsi degli esami tossicologici e istologici.

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