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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ritrovate delle ossa negli scavi della Gioconda ma si cerca ancora

Emersi dalla terra qualche osso di piccole dimensioni. Si continua a scavare manualmente per avvicinarsi alla cripta funebre dove si spera di ritrovare i resti della Monna Lisa, più nota come la Gioconda

scavi-gioconda_1Alla fine qualcosa è iniziato a emergere dagli scavi di Sant’Orsola di Firenze. Qualche osso di piccole dimensioni, forse di qualche animale morto in quei luoghi fino poco tempo fa abbandonati, poi due più grandi che sembrano umani. Nella parte in cui un tempo poggiava l’altare della chiesa di quello che fu un convento di monache di clausura, compaiono dalla terra due sepolture in mattoncini rossi, già ben visibili. Le ricerche di Lisa Gherardini, Monna Lisa, musa del Da Vinci, stanno procedendo a ritmi forzati. Chi ha condotto gli studi non ha alcun dubbio: lì sotto, sepolto dai metri del tempo e del cambiamento c’è quello che rimane del corpo della donna che ispirò Leonardo. I documenti storici lo attestano. Le radiografie fatte al sottosuolo dal georadar gli hanno dato conferma: sottoterra c’è qualcosa di natura umana. Tutto fa pensare che al centro della chiesa ci sia una cripta funebre. Li dovrebbe riposare la sposa del commerciante fiorentino Francesco del Giocondo, per tutti nel mondo Monna Lisa.

“Stando anche alla collaborazione con la sovrintendenza – ha affermato Silvano Vinceti presidente del Comitato per la salvaguardia dei beni Storici, Culturali e Ambientali e responsabile dei lavori – il tipo di elementi che stanno emergendo sono riconducibili a sepoltura a terra. Nel frattempo, però, sta emergendo un arco che potrebbe essere o una cripta o un ossario. Questo conferma quello che abbiamo trovato con gli esami del georadar; non è ancora certo che si tratti di una cripta, ma noi pensiamo possa essere di particolare interesse”. Il luogo delle sepolture potrebbe essere vicino, tanto da svelare il mistero. Sui tempi degli scavi, tuttavia, le cose si complicano: secondo Vicenti nel giro di sei, sette giorni l’intero complesso funerario dovrebbe venire alla luce; molto dipenderà dalla sovrintendenza dei beni artistici che dirige gli scavi e detta i tempi. A prima vista i lavori certosini degli archeologi e del team di operai specializzati fanno pensare che le ambizioni e l’ottimismo del presidente Vicenti potrebbero essere messo a dura prova.

L’intero scavo è eseguito manualmente
; picconi, cazzuole, carrette per i detriti, e l’analisi dei primi ritrovamenti: oltra alle ossa, qualche chiodo e piccoli frammenti di ceramica del ‘400 e ‘500. Quando trovano qualcosa di interessante scavano a mani nude. Se gli scavi portassero al ritrovamento di un corpo osseo di donna, la palla passerebbe ad una equipe di anatomo-patologi, antropologi e biologi che ricostruirebbero il volto della donna mediante la tecnica del “facial reconstruction”.
Nel pomeriggio ad assistere agli scavi era presente la principessa Natalia Strozzi, tra i discendenti di Lisa Gherardini. “Mi sono emozionata, non credevo, non mi aspettavo di emozionarmi così – ha dichiarato la principessa dopo essersi trattenuta con i ricercatori per circa un’ora - si trovino o non si trovino i resti, è certo che si tratti comunque della Gherardini cioè di una nostra antenata di cui è attestata la sepoltura in questo luogo”.
 

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