Mondo Convenienza: anche la Cgil scende in piazza

“In via Gattinella ci sono tre appalti che fanno tutti riferimento a Mondo Convenienza e in tutti, seppur a livello diverso, ci sono dei problemi. Non crediamo sia una coincidenza. Per questo chiamiamo in causa direttamente l’azienda committente e chiediamo un tavolo nazionale”. A dirlo è Maurizio Magi, segretario della Filcams Firenze, scesa in piazza per solidarietà con i lavoratori in sciopero e per contestare “il sistema Mondo Convenienza”.

Nell’occasione anche i dipendenti del call center Contacta, una cinquantina, hanno incrociato le braccia. “Lì ci sono dei problemi seri, di recente l’azienda è stata condannata per condotta antisindacale per controllo a distanza dei lavoratori. Adesso ci sono giunte voci di un possibile cambio di contratto. E in tutto questo il committente non si può nascondere dietro chi ha vinto l’appalto”.

Cosa che finora ha fatto Mondo Convenienza, che ha deciso di non partecipare all’incontro in Regione  “accodandosi” a Rl2 e mettendo come precondizione la riapertura del tavolo in Prefettura. “Come fosse una questione di ordine pubblico e non di diritti. Oltretutto non è neanche vero che stanno applicando il contratto Multiservizi, ma solo una parte, quella che più gli piace, il resto è affidato a un regolamento aziendale non concordato con nessuno. Comunque siamo pronti ad alzare il livello: chiediamo un tavolo governativo coinvolgendo anche il ministero dell’Interno oltre a quello del Lavoro e delle Imprese”.

Al presidio anche una delegazione della Filt che in via Gattinella ha un appalto con Gld, sempre collegato a Mondo Convenienza: “È quello con meno problemi - dice il segretario Claudio Gani - Ma ci è sembrato doveroso scendere in piazza, anche perché quanto accaduto in Regione non l’avevamo mai visto in tanti anni, con l’azienda che si rifiuta di mettere un semplice marcatempo”. 

La vicenda Mondo Convenienza

La vertenza in Parlamento

Di Mondo Convenienza ieri si è parlato anche a Montecitorio. Alla Camera, durante il question time la ministra del Lavoro Marina Calderone ha infatti risposto a un’interrogazione presentata dai deputati del Movimento Cinque Stelle Andrea Quartini e Chiara Appendino con cui si chiedeva al governo di intervenire per tutelare il diritto di sciopero e garantire condizioni di lavoro dignitose. 

Dalla replica della titolare del dicastero di via Vittorio Veneto però non è emersa alcuna presa di posizione, se non quella di attesa degli esiti dell’attività ispettiva in corso, dopo aver fatto una “cronistoria” della vertenza. “Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali è consapevole delle criticità emerse ed è disponibile a collaborare e a confrontarsi con tutte le istituzioni interessate per garantire i diritti e le tutele dei lavoratori coinvolti e seguirà con la massima attenzione gli sviluppi dell'attività ispettiva in corso”, le parole della ministra.

Calderone ha fatto infuriare sia i Cinque Stelle che il sindaco Andrea Tagliaferri presente a Roma con una delegazione dei lavoratori di via Gattinella. “Non è arrivata alcuna risposta concreta. È stata fatta solo una cronaca asettica di quello che è successo e che già sapevamo. Siamo allarmati: ci aspettavamo, e chiediamo, l'immediata convocazione di un tavolo di crisi per risolvere una situazione che non può più andare avanti”, hanno detto i deputati pentastellati. Quasi sovrapponibile il giudizio del primo cittadino campigiano: “La risposta del ministro Calderone è risultata del tutto inadeguata e priva di sostanza di fronte alle gravi accuse di sfruttamento e violazione dei diritti dei lavoratori all’interno di Rl2. Chiediamo al ministro - aggiunge - di prendere seri provvedimenti per garantire che i lavoratori di Rl2 vengano trattati con dignità e rispetto, assicurando il rispetto delle norme lavorative e sindacali”.