Mondiali di ciclismo, la Cisl accusa: "Non ci saranno rinforzi per sicurezza e soccorsi"

Non sono stati previsti rinforzi per le forze dell’ordine e vigili del fuoco in occasione dei Mondiali di ciclismo in Toscana: ci sarà “un’organizzazione ordinaria nonostante l’evento straordinario”. Così Fabrizi Ciuffini, segretario di Fns-Cisl Toscana, che ha spiegato come sia “ingiusto prendersela con un grande evento come questo. Ma in quei giorni non ci sarà nessun rinforzo per i corpi che devono garantire sicurezza e soccorso pubblico e che operano, già nella normalità, in emergenza per la scarsità di mezzi e personale”. 

In base alle risposte ricevute da amministrazioni ministeriali, prefetti e assessore regionale, aggiunge, “non ci sono soldi per integrare i servizi”. Su rischi, paventati da alcuni, che durante i Mondiali “non siano garantite le attività di sicurezza e di soccorso pubblico”. Ciuffini spiega che “tutti i corpi dello Stato interessati garantiranno il massimo impegno e sforzo possibile”, ma conferma “quello che da anni denunciamo essere il degrado delle attività che vanno assicurate ai cittadini, con comandi” che nell’ultimo decennio hanno più che dimezzato il personale impiegato nei turni. 

“Da anni – aggiunge – denunciamo le carenze di personale, mezzi, risorse economiche necessarie a garantire il funzionamento dei servizi. Inutile quindi voler colpevolizzare il Mondiale di ciclismo, che porterà molti benefici, al fine di una sterile polemica. Una cosa si può e si deve dire, per onestà, ai cittadini: in quei giorni, durante un evento straordinario, le attività di sicurezza e soccorso pubblico assicurate saranno quelle normalmente previste nei restanti giorni dell’anno, quelle cioè sotto al minimo dei livelli di organizzazione che i sindacati del personale in divisa hanno da anni contrattato e sui quali da anni protestano per il mancato rispetto degli accordi. Su questo aspetto siamo d’accordo con chiunque abbia espresso perplessità e dubbi su quanto e come organizzato per questo evento, decisioni sulle quali, ove necessario, qualcuno dovrà rispondere in caso di eventuali responsabilità”.