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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Vuoi comprare casa? In Toscana l'accesso al mutuo è un miraggio

Dopo la Liguria, la Toscana è la seconda regione italiana per il più alto tasso di inaccessibilità ai mutui delle case. Colpa della crisi e del prezzi alle stelle (il 40% in più del dato nazionale). Saccardi: "Bandi per acquistare invenduto"

Se da una parte i provvedimenti di sfratto aumentano del 10%, dall’altra, secondo il rapporto casa della Regione, la Toscana è una delle regioni con la più alta percentuale di proprietari: nel 2011 la quota di famiglie con casa di proprietà è del 73,8% (71,9% nazionale) e sale all’83,4% se si aggiungono quelle residenti in abitazione a titolo gratuito o in usufrutto (82% nazionale).

IL MIRAGGIO DEL MUTUO - Detto questo, tuttavia, il rovescio della medaglia, visto che la Toscana è la regione d'Italia, dopo la Liguria, in cui c’è il più alto tasso di inaccessibilità ai mutui delle case. Lo rivela il rapporto casa della Regione. Questo nasce naturalmente dalla crisi economica, ma anche dall'elevato costo delle case in Toscana, una delle regioni più care. Nel 2012 in Toscana infatti una casa costava circa il 40% in più rispetto al dato medio italiano (terza regione per costo dopo Lazio e Liguria). La flessione degli acquisti con accensione di un mutuo ipotecario è una delle principali ragioni della debolezza del mercato immobiliare.

CROLLO DEL MERCATO IMMOBIALIARE – Dopo la buona ripresa del 2010 (+12,1%, +9,4% in Italia), nel 2011 c’è stata una nuova diminuzione e nel 2012 un vero e proprio crollo: sia in valori assoluti (-38,2%), che in rapporto al numero delle compravendite immobiliari effettuate (da una quota del 43,6% del 2011 si è passati nel 2012 a una del 36,8%). La situazione di crisi del mercato dei mutui nel 2012 (rispetto al 2011) è confermata da tutti i parametri: valore complessivo del capitale ‘preso in prestito’ per l’acquisto -42,8%, tasso di interesse mediamente applicato passato dal 3,50% al 4,31%, rata media mensile versata cresciuta da 748 a 761 euro, durata media dei mutui ridotta da 24 a 23,3 anni e domande di surroga aumentate del 4%.

Per fronteggiare queste difficoltà sul fronte abitativo, la vicepresidente della Regione con delega alla casa Stefania Saccardi ha presentato il piano sul fronte alloggi pubblici. “Proveremo a trasformare gli alloggi invenduti in case popolari attraverso bandi” ha sottolineato Saccardi. Sono 49.140 le unità immobiliari di edilizia pubblica residenziale in Toscana, più del 55% delle quali concentrate a Firenze (25,7%), Livorno (17%) e Pisa (12,8%). Mettendo in relazione il patrimonio ed il numero di famiglie residenti in ciascun ambito territoriale misuriamo la capacità di un territorio di rispondere alla domanda abitativa potenzialmente rivolta al sistema Erp: il dato medio è di 1 alloggio ogni 33,5 famiglie. Valori più bassi (ovvero maggiore disponibilità di alloggi rispetto alle famiglie residenti) a Livorno (1 ogni 18,7), Massa Carrara (1 ogni 23,6), Pisa (1 ogni 28,3) e Firenze (1 ogni 30,3). Quelli più elevati a Prato e Pistoia: rispettivamente 1 ogni 58,9 e 58,7 famiglie. Gli alloggi Erp in costruzione sono 1.197. Un numero importante ma comunque insufficiente a rispondere al fabbisogno delle famiglie toscane: tra il 2012 e il 2013 solo 2.333 famiglie, delle oltre 26.000 che hanno presentato richiesta possedendone i requisiti, si sono viste assegnare un alloggio, con un tasso di soddisfazione della domanda dell'8,8%.

Sul versante degli affitti a canoni sociali, la Regione che ha confermato anche per il 2013 i 4 milioni di euro per il Fondo sfratti, portando a 12 milioni di euro la somma complessivamente stanziata per questa misura.

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