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Cronaca

Dalla Regione 4 milioni contro la marginalità, anche per i migranti “invisibili”

Il provvedimento mira a garantire diritti essenziali anche alle persone espulse dai centri Cas a seguito del decreto Salvini e lasciate in strada

“La Toscana non sarà terra di 'invisibili' e non lascerà indietro nessuno”. Inizia così la nota che dava notizia, la settimana scorsa, dell'arrivo in commissione del consiglio regionale della cosiddetta proposta di legge sui 'diritti samaritani', presentata dalla giunta guidata da Enrico Rossi nei mesi scorsi “per garantire a tutti tutela sanitaria, buona alimentazione e un ricovero".

A tutti, specifica la Regione, "anche ai cinquemila a cui (solo in Toscana) il decreto Salvini sulla sicurezza rischia di togliere assistenza, producendo paradossalmente più insicurezza”.

La Regione ha poi approvato una delibera con gli indirizzi, inseriti in apposito bando pubblico, per la presentazione di progetti di integrazione e coesione sociale e per la tutela dei bisogni essenziali delle persone e ha messo a disposizione 4 milioni di euro, con cui finanziare fino al 90% di ogni singolo progetto. Al resto ci dovrà pensare, con risorse proprie, chi lo propone.

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Saranno finanziati, sotto forma di progetti pilota, interventi di accoglienza temporanea, di accompagnamento all'autonomia e al pronto intervento sociale, attività di orientamento e di consulenza a carattere giuridico-legale, attività di orientamento ai servizi e di crescita della competenze.

"Saranno premiati - si legge ancora nella nota della Regione -, quelli che si inseriranno in modo armonico e complementare nella rete dei servizi già attivi, i progetti con un focus specifico su richiedenti asilo e rifugiati e altri cittadini stranieri in situazioni di vulnerabilità”. Da quanto fa sapere la Regione rientrano nel bando tutte le situazioni di marginalità sociale, quindi non solo migranti ma anche cittadini italiani.

Ieri la proposta di legge ha avuto un prima via libera dalla commissione competente, scatenando le ire delle destre.

“La legge regionale prevede cibo, scuola e sanità gratis per tutti gli immigrati, anche irregolari. La avverseremo in ogni modo, e, in attesa che il Governo la impugni, stiamo percorrendo l'iter che ci porterà, se necessario, a promuovere un referendum regionale abrogativo.Questa norma attirerà in Toscana tutti i migranti d'Italia”, annunciano i consiglieri regionali di Forza Italia Marco Stella e Maurizio Marchetti.

Ci vanno giù duri, da Fratelli d'Italia, anche il deputato Giovanni Donzelli ed il consigliere regionale Paolo Marcheschi. “Il Governatore Rossi ed il Pd calpestano il decreto sicurezza e regalano quattro milioni per far ripartire il business dell’accoglienza immigrati”, attaccano i due esponenti del partito di Giorgia Meloni. Jacopo Alberti della Lega parla di “un provvedimento ideologico e di propaganda. C'è una legge nazionale che garantisce assistenza e tutto il necessario”.

A stretto gira di posta arrivano le repliche di Stefano Scaramelli (Pd), il presidente della commissione sanità, dove la legge ha avuto ieri il primo ok (sarà votata dal consiglio regionale martedì prossimo) e dall'assessore all'immigrazione Vittorio Bugli.

I due hanno sottolineato come l'intervento legislativo abbia l'obiettivo di continuare a garantire quei diritti di assistenza messi a repentaglio, secondo il governo regionale, dal decreto Sicurezza o 'decreto Salvini' che dir si voglia, a seguito del quale da un giorno all'altro centinaia di migranti sono finiti in mezzo alla strada.

“E' un provvedimento che risponde ai dettami di civiltà e umanità cercando di aiutare le persone in grave difficoltà senza distinguo di sorta - commenta Scaramelli -. La Toscana garantisce a tutti i diritti fondamentali, senza strumentalizzazioni, e vuole mettere in grado i Comuni e il terzo settore di agire in questo senso”.

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“Nessuna propaganda. Che molte persone siano finite sulla strada dopo il 'decreto Salvini' lo dice lo stesso ministero dell'Interno. Dai Cas (Centri di accoglienza straordinari, ndr) sono stati espulsi migliaia di cittadini stranieri, mentre i rimpatri non si sono visti”, aggiunge l'assessore Bugli, che ha fornito dati secondo i quali in Toscana 3mila persone sarebbero state espulse dai Cas ma solo 100 rimpatriati.

Una situazione che, come hanno denunciato anche molte associazioni, invece di accrescere la sicurezza ottiene il risultato contrario. La proposta di legge al momento del voto ha incassato i voti favorevoli di Pd, Si'- Toscana a sinistra e del gruppo Misto. Unico voto contrario è stato quello della Lega. Assenti nel momento del voto i 5 Stelle.

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