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Cronaca

Migranti, 40 sigle scrivono al prefetto: “Il 'coprifuoco' è incostituzionale”

Associazioni, movimenti politici, giuristi, comunità religiose: “Rientro obbligato alle 20 e controllo dei pacchi misure poliziesche, revocare circolari"

Stop alle "misure poliziesche" e al 'coprifuoco' sancito dalle circolari emesse nelle scorse settimane dal prefetto di Firenze Laura Lega e che prevedono il rientro dei migranti nelle strutture di accoglienza entro le 20 e il controllo dei pacchi postali ricevuti dai migranti stessi.

Sono oltre 40, fra associazioni, movimenti politici, ong, giuristi, comunità religiose e sindacati (tra cui Emergency, Cgil, Rete antirazzista fiorentina, comunità delle Piagge) ad aver sottoscritto una lettera inviata al prefetto Lega. Nella lettera si chiede la revoca delle due circolari.

Il rientro obbligato dei migranti entro le 20 (con divieto di uscire fino alle 8 del mattino seguente) e il controllo sono provvedimenti, scrivono le sigle, che "di fatto limitano i diritti e la libertà di movimento dei migranti. Sono misure poliziesche e prive di qualsiasi sostegno giuridico".

“Tutto ciò che ben si inquadra nel clima di ostilità ai migranti alimentato dalle parole e dagli atti del ministro degli Interni Matteo Salvini, va contrastato con decisione da quanti hanno a cuore lo spirito e la lettera della Costituzione”, si legge ancora nella lettera inviata al prefetto.

Il rientro alle 20 "ferisce la dignità delle persone accolte ed ostacola i percorsi di inclusione sociale che hanno avviato, ponendole in una situazione di isolamento, in evidente contrasto con le normative europea e nazionale al riguardo. E' molto preoccupante anche la disposizione del controllo sui pacchi indirizzati ai migranti: un diritto fondamentale del genere (alla segretezza della corrispondenza, ndr), definito in primo luogo dalla Costituzione all'articolo 15, può essere limitato solo per via legislativa”.

I firmatari in conclusione tornano a chiedere al prefetto “l'assenza di qualsiasi sostegno giuridico e confermate le critiche di incostituzionalità” l'immediata revoca dei provvedimenti. Di seguito l'elenco completo dei firmatari della lettera:

Rete Antirazzista Fiorentina, Coordinamento "Basta morti nel Mediterraneo", COBAS-Firenze, Comunità delle Piagge, USB-Firenze, Le Musiquorum, Emergency Firenze, Diaconia Valdese, Associazione di amicizia italo palestinese onlus di Firenze, Comitati fiorentini di Possibile (Arianuova e Calamandrei), Presidio di Possibile di Sesto Fiorentino, perUnaltracittà, laboratorio politico Firenze, Associazione Periferie al Centro - Fuori Binario, ANPI Brozzi Quaracchi, L'Altra Europa con Tsipras , Assemblea antirazzista antifascista Vicofaro/Pistoia, Sezione Anpi di Barberino di Mugello, Anelli Mancanti, C.O.R.P.I. (Compagnia Resistente Popolare Internazionale), Partito della Rifondazione Comunista, Gruppo Consiliare Comunale "Firenze riparte a sinistra", Gruppo Consiliare Regionale "Sì Toscana a Sinistra", Assopace Palestina - Firenze, Firenze città aperta, Le Mafalde, Refugees Welcome Italia – Toscana, RSU Università Firenze, FLC/CGIL Firenze, Statunitensi contro la guerra, Comitato "Fermiamo la guerra”, CUB – Firenze, Potere al Popolo, Demir Mustafà - Ass.ne Amalipe Romanò, Libere Tutte, P.A.R.V.A. Casa delle Donne di Viterbo, Associazione Tessere Culture, Associazione A più mani, Associazione Pantagruel, Sezione ANPI "Rigacci", Sinistra Italiana, Circolo ARCI “Fra i lavoratori di Porta al Prato”, Rete Sociale "Fori Mercato", Libertà e Giustizia Firenze, Associazione Straniamenti, Giuristi Democratici.

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