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Cronaca

Mense scolastiche: più controlli e ipotesi internalizzazione

Numerose verifiche dei Nas ma non vi sarebbero riscontri rispetto a quanto denunciato 

Palazzo Vecchio è pronto a nuovi blitz in centri cottura e scuole. Ecco cosa bolle in pentola dopo l'avvio del nuovo bando per le mense - su cui operano quattro aziende - avviatosi all'inizio del 2020 e che si chiuderà alla fine dell'anno scolastico. 

La strada è stata già battuta dall'assessore comunale Sara Funaro, che intende aumentare in modo ulteriore gli ispettori incaricati delle verifiche in 15 centri cottura e i 167 punti di refezione scolastica. Il personale del Comune, formato da figure con un background del settore o ex cuochi, presto dovrebbe trovare rinforzi rispetto ai sei in pista, al quale va aggiunta nei controlli settimanali la presenza dello stesso assessore.

"Intanto sono state eseguite verifiche sulla qualità dei prodotti utilizzati dalle aziende e non sono state riscontrate anomalie", fanno sapere da Palazzo Vecchio. Situazione riscontrata anche dalle verifiche del Nas sollecitati da mamme e babbi in apprensione.  

Sistema attuale di servizio e scenari futuri
Un nervo scoperto sarebbe quello del frequente avvicendamento e sostituzione del personale dei centri che, in più di un caso, si troverebbero a partire da zero per gestire situazioni non sperimentate prima o non del tutto rodate fino a quel momento. Un know how di tempistica e routine che, talvolta, avrebbe fatto andare fuorigiri il motore di alcuni punti di preparazione. 

L'amministrazione sta da tempo seguendo la vicenda, come dimostra il nuovo bando appena avviato, quello con la marcia ingranata sulla qualità. Gli incontri che si verificano oggi con i genitori delle commissioni mense sono confronti sui report, talvolta anche accesi, in cui vengono avanzate critiche e fornite delucidazioni per rassicurare gli animi. 

Palazzo Vecchio intanto si sta muovendo per "affrontare la questione chiedendo ai genitori di tendere la mano e fornire prima il materiale al Comune", come le foto che circolano sui social e le chat di whatsApp e in rete in modo da provvedere per tempo e arginare così eventuali defezioni e sviste avanzando contestazioni e sanzioni. 

Al momento sono una quindicina le segnalazioni ricevute dagli uffici del Comune, un fascicolo a cui vanno poi aggiunti i report delle commissioni mensa. Nei primi due mesi dell'anno, da gennaio al 18 febbraio scorso, sono state nove le contestazioni avanzate dal Comune che potrebbero sfociare in sanzioni per le aziende.

In dispensa però c'è anche altro. Infatti nell'arco dei prossimi mesi sarà realizzato uno studio di fattibilità per l'internalizzazione del servizio di cui si sta verificando la realizzabilità prima della pausa estiva. L'ipotesi non è quella di un modello basato solo sul pubblico ma più probabilmente un misto pubblico-privato.

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