Montelupo: il 17enne morto per meningite non era vaccinato

E’ stato il meningococco di tipo C il microrganismo responsabile della morte del giovane diciassettenne di Montelupo Fiorentino, residente nella frazione di Fibbiana. Lo rende noto l’Asl 11 della Toscana. Il ragazzo non era vaccinato. 

Il giovane è deceduto sabato scorso all’ospedale San Giuseppe di Empoli, dove era giunto in emergenza in seguito ai sintomi della malattia. Il quadro clinico del ragazzo è peggiorato in poche ore e non è stato possibile salvarlo.

Come avviene in questi casi, è stata attivata la profilassi per tutte le persone che sono state in stretto contatto con il ragazzo, oltre 150, tra familiari, compagni di classe, della squadra di calcio (lo Scandicci). Agli operatori dell’Asl 11 e dell’Asl 10, impegnati sabato e domenica nell’attività di profilassi a Empoli e a Scandicci, sono arrivate oltre 600 chiamate.

Il dispiegamento delle misure di profilassi è stato sollecito grazie alla collaborazione dei comuni di Montelupo Fiorentino e di Empoli, la direzione scolastica dell’istituto frequentato dal ragazzo e le aziende sanitarie di competenza territoriale. Negli ultimi 15 anni nel territorio dell’Asl 11 si sono registrati 21 casi di meningite da meningococco, di cui 6 mortali: in media poco più di un caso l’anno, in linea con i dati nazionali.

Le meningiti batteriche sono malattie gravi che possono determinare lesioni permanenti o anche portare alla morte. Attualmente sono disponibili vaccini contro le varie forme di pneumococco e meningococco. In Italia e in Europa i tipi più diffusi sono il meningococco B e  C, mentre gli altri tipi sono più diffusi negli altri continenti.

A seguito dell’introduzione della vaccinazione contro il meningococco C, attualmente la maggior parte delle meningiti in Italia sono provocate dal tipo B. I vaccini contro il meningococco C è inserito nel calendario delle vaccinazioni raccomandate e viene offerto gratuitamente in unica dose ai bambini di 14-15 mesi e agli adolescenti.