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Cronaca

Solidarietà: medici, ingegneri e tecnici in tre missioni umanitarie in Sierra Leone

Continua l'impegno e la solidarietà dei volontari dell'associazione "Gli Occhi della Speranza": fino ad oggi eseguiti 250 interventi chirurgici. Da quest'anno anche ostetriche volontarie

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Dopo il successo della missione in Sierra Leone composta da 6 medici e 3 ostetriche del dicembre scorso, il 2014 è iniziato bene per l'associazione "Gli Occhi della Speranza". Altri due gruppi di volontari sono partiti per il Paese africano per un'avventura umanitaria della durata di due settimane ognuno. Il primo gruppo composto da 4 medici e 2 infermieri è partito l'11 gennaio mentre il secondo gruppo, composto da 2 ingegneri, 1 ottico e 1 dentista è volato il 18 gennaio.

I due interventi sono all'ospedale di Kabala, nel Nord del paese, con cui l'associazione collabora dal 2008 per vari tipi di operazioni chirurgiche e di oculistica e per terminare l'impianto idraulico e valutare la possibilità di dotare l'ospedale di alcuni panelli solari, utili al sistema elettrico sanitario.

Chiara Barneschi, medico anestesista di Arezzo, è appena tornata. È uno dei sanitari che viaggia tra Italia e Sierra Leone come volontaria. Tre missioni alle spalle, volontariato in Sierra Leone da quattro anni, chiama i suoi viaggi "le mie vacanze alternative".

"La prima volta l'impatto con l'Africa è stato uno shock - racconta - ma poi ti prende il Mal d'Africa. Ogni volontario va a sue spese, pagandosi in viaggio. Noi medici ci portiamo anche i farmaci utilizzati per gli interventi chirurgici che, escluso il nostro lavoro gratuito, vengono a costare circa 8 euro a operazione. Una piccola spesa che può salvare una vita. La maggior parte degli interventi sono di ernia, nei bambini causata da malnutrizione e negli adulti da sforzo. Riusciamo a operare 15 pazienti al giorno e fino ad oggi, con l'equipe con cui ho lavorato, abbiamo all'attivo circa 250 interventi chirurgici, escluse le operazioni di cataratta e i tagli cesarei. Ma stiamo anche formando personale tecnico e sanitario".

L'entusiasmo di Chiara ha contagiato anche il padre, Angelo, ingegnere meccanico partito la settimana scorsa. Ha appena comunicato la messa in funzione dell'impianto idraulico dell'ospedale, evento accolto con grandi festeggiamenti. Il ritorno in Italia è previsto per il 31 gennaio.

24 gennaio 2014

Gli Occhi della Speranza nasce nel 2002 a Castiglion Fiorentino (AR) grazie a Carlo Landucci e ad un gruppo di amici. Tre anni dopo ottiene il riconoscimento di Onlus, in funzione delle attività svolte in Zambia collaborando con le Missioni delle Suore Battistine. Dopo un decennio speso in campagne umanitarie a favore del continente africano, l'associazione si è recentemente impegnata in Sierra Leone, sviluppando un'esperienza di solidarietà in ambito sanitario e agricolo con il coinvolgimento di illustri personalità del settore medico.
 

Info: Carlo Landucci 347 1966783 - Ufficio stampa: Sandro Pintus 333 3393386
foto di Chiara Barneschi: Sala operatoria dell'ospedale di Kabala-Sierra Leone

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