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Cronaca

Aggressione di Sorano: per Matteo Gorelli chiesto il rito abbreviato

Durante l'udienza preliminare è stata discussa anche la perizia psicologica del ragazzo: il professor Fabbrizzi ha ribadito che Gorelli era pienamente capace di intendere e di volere

“È stata davvero difficile stere in aula”. Sono queste le parole rilasciate ieri da Claudia Francardi, la moglie di Antonio Santarelli, l’appuntato dei carabinieri deceduto l’undici maggio 2011 a seguito dell’aggressione di Sorano, nel comune di Grosseto. 25 aprile 2011, Matteo Gorelli, ventenne di Cerreto Guidi (Firenze), insieme ad altri tre amici all'epoca minorenni stavano tornando da un rave party nel grossetano. Fermati ad un posto di blocco, aggredirono due carabinieri. Santarelli, il più grave, entrò in coma è mori sedici giorni dopo. Domenico Martino, anch’esso appuntato, ci ha rimesso un occhio.

UDIENZA PRELIMINARE – Ieri, davanti al gup Marco Bilisari, la difesa di Gorelli ha chiesto il rito abbreviato. Il giudizio si aprirà il prossimo 7 dicembre. Un’udienza importante in cui si è discusso anche della perizia psichiatrica del giovane ventenne. Il professor Romano Fabbrizzi, incaricato dal gup della perizia psichiatrica, ha ribadito che Gorelli era pienamente capace di intendere e di volere al momento dell’aggressione ai carabinieri. La difesa del giovane ha chiesto che fosse effettuato un supplemento di perizia, istanza però non accolta dal gup. Gorelli, oltre che dell'omicidio di Santarelli, è accusato del tentato omicidio del collega dell'appuntato.
 

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