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Cronaca Scandicci

Scandicci, il presidente Mattarella in visita alla scuola di magistratura: "Riformare Csm per sradicare accordi e prassi elusive di norme"

Il ministro Cartabia sulla violenza contro le donne: "Una vergogna della nostra civiltà"

Visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella stamani a Scandicci (FI), a villa Castelpulci, sede della scuola superiore di magistratura. Mattarella è stato accolto con l’inno di Mameli e col brano “Un signore di Scandicci” di Sergio Endrigo intonato dal coro delle voci bianche di Firenze Scandicci diretto da Lucia De Caro e dagli studenti degli istituti comprensivi Rossella Casini e Vasco Pratolini diretti dal professor Luca Marino.

Tra le autorità locali presenti, oltre al sindaco di Scandicci Paolo Fallani, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella, oltre al vicepresidente del consiglio superiore della magistratura David Ermini e al ministro della giustizia Marta Cartabia.

Il Presidente Mattarella arriva a Firenze

La cerimonia si è svolta nell’ambito del decennale dell’attivitá della scuola superiore della magistratura. E proprio a proposito di magistratura, nel corso della cerimonia il presidente Mattarella ha parlato del Csm, dichiarando: "Il dibattito sul sistema elettorale dei componenti del Consiglio superiore deve ormai concludersi con una riforma che sappia sradicare accordi e prassi elusive di norme che, poste a tutela della competizione elettorale, sono state talvolta utilizzate per aggirare le finalità della legge”.

“E’ indispensabile, quindi, che la riforma venga al più presto realizzata, tenendo conto dell’appuntamento ineludibile del prossimo rinnovo del Consiglio superiore - ha aggiunto il presidente -. Non si può accettare il rischio di doverne indire le elezioni con vecchie regole e con sistemi ritenuti da ogni parte come insostenibili”.

Cartabia: "Violenza contro donne è vergogna della nostra civiltà"

Sul tema della violenza sulle donne è invece intervenuta la Guardasigilli: è "una vergogna della nostra civiltà" - ha detto Cartabia - contro la quale è necessaria una formazione specializzata anche dei giudici. "Sotto vari profili - ha osservato il ministro - giungono al Ministero richieste di specializzazione dei giudici. Dal settore della crisi di impresa alle controversie in ambito familiare, una formazione specializzata è un prerequisito per un adeguato esercizio della funzione giurisdizionale".

"Ogni giorno leggiamo di donne vittima di violenza. Ogni giorno abbiamo conferma che i casi di femminicidio sono in costante crescita ha proseguito Cartabia - . Troppe le donne uccise, troppe le richieste di aiuto non adeguatamente e tempestivamente raccolte. Una vergogna della nostra civiltà. La Commissione di inchiesta sul femminicidio nella sua relazione indica la formazione specializzata dei giudici come una priorità".

"Con il Presidente Lattanzi - ha concluso Cartabia - abbiamo già avuto modo di dirci quando sia importante dedicare un adeguato spazio di formazione a questi drammatici problemi: rispetto alla violenza di genere occorre una formazione che attinga non solo al sapere giuridico, ma necessariamente ad altri saperi e coltivi una sensibilità umana, oltre che linguistica".
 

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